Negli anni di Ferrero la Sampdoria – in quattro stagioni su sei – ha peggiorato la sua posizione nei gironi di ritorno: in questa stagione non deve accadere
La Sampdoria di Claudio Ranieri quest’anno ha esorcizzato quasi fin da subito il pericolo di essere invischiata nella lotta per non retrocedere. Nonostante le dichiarazioni del tecnico – con quota 40 primo obiettivo – i 26 punti blucerchiati possono consentire alla squadra di guardare nella parte sinistra della classifica.
Avere degli stimoli, d’ora in avanti, sarà fondamentale. Sì perché il decimo posto non deve essere una scusa per staccare la spina. Il calo di rendimento nel girone di ritorno è una peculiarità degli anni di Ferrero, in cui la Sampdoria solo nelle stagioni 2016/17 e 2019/20 ha migliorato il suo piazzamento. Nel primo anno di Giampaolo si passò dal 13° al 10° posto, mentre nella scorsa stagione dal 16° al 15°.
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Il primo anno di Ferrero – stagione 2014/15 – la Sampdoria passò, addirittura, dal quarto al settimo posto. L’anno dopo, invece, dal quattordicesimo al quindicesimo. Nel secondo anno di Giampaolo – stagione 20017/18 – il tracollo avvenne dal sesto posto – piena zona Europa League – al decimo. L’anno successivo si passò dal settimo posto – a tre punti dal quarto – al nono.
Quest’anno, con Ferrero che vuole centrare l’ottava posizione – ora distante cinque punti – non saranno ammessi cali. Già a partire da Benevento la squadra di Ranieri dovrà dimostrare di avere ancora la fame del girone d’andata.