Enrico Mantovani chiede tempo per il nuovo corso della Sampdoria e non dimentica il rischio fallimento scongiurato con Radrizzani e Manfredi
Enrico Mantovani non dimentica dov’era la Sampdoria appena tre mesi fa. La partenza negativa in Serie B non deve distogliere l’attenzione dal fatto che il club ha seriamente rischiato il fallimento e sia stato salvato dall’intervento di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi in un momento in cui si è sfiorato il baratro.
All’edizione genovese de La Repubblica le sue parole sono chiare, perché le possibilità che la Sampdoria finisse come la Virtus Entella c’erano:
Rischiavamo di perdere il nome. Io abito a Chiavari, e lì è successo: la squadra oggi si chiama Virtus Entella. Quelli di Lavagna, velenosi, ci scherzano sopra: ‘Di Entella è rimasto solo il fiume’. Il mio amico Tonino Gozzi ha cercato di ricomprare il titolo, ma non c’è niente da fare.
Sampdoria, Enrico Mantovani chiede tempo
Sampdoria, Enrico Mantovani: Radrizzani? Io non dimentico…
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Mantovani lo ha sempre detto: l’importante è stato salvare il club e arrivare, così, al termine della stagione come “Unione Calcio Sampdoria”. E l’ex presidente blucerchiato non cambia idea al riguardo, senza dimenticare, dunque, cosa abbia rischiato la Sampdoria:
le parole erano state: ‘Non mi importa dove vado, ma so che arriverò alla fine del campionato come Unione Calcio Sampdoria’. Non ho cambiato idea. Poi è chiaro che uno è ambizioso, e non gli va mai di perdere. Però stavamo affogando in mezzo all’Oceano, con l’acqua che ci riempiva i polmoni: qualcuno ci ha tratto in salvo, non importa se siamo finiti su uno yacht o una zattera. Siamo dei sopravvissuti.
Rassegnazione? No, attesa per la fine di questa prima stagione. Mantovani chiede tempo e fiducia al nuovo corso. Non ha intenzione di santificare Radrizzani, ma chiede ai tifosi di non essere disfattisti, nonostante una classifica che, in questo momento, è preoccupante, con la Sampdoria al penultimo posto, sopra solo al Lecco, che ha tre partite in meno:
Lasciamo che quest’anno complicato finisca. Non conosco Radrizzani e non voglio certo santificarlo, però non ha mai promesso la serie A. Lo sapevamo di dover soffrire. E la campagna acquisti è stata una conferma. La squadra è bella? No. Ci sono dei miglioramenti? Sì. Vanno bene le critiche, non il disfattismo.