Albin Ekdal fa le prove per essere capitano della Sampdoria: dopo Quagliarella potrà essere lui il leader dei blucerchiati. Intanto ha superato Skoglund
Le ultime partite stanno mettendo in mostra un nuovo Albin Ekdal. Non solo per i goal – due in tre gare – ma per il carisma e la leadership con cui comanda il centrocampo. La fascia di capitano vestita contro Verona e Crotone ha certificato lo status di ‘faro’ all’interno della squadra. Finalmente, insomma, Ekdal sembra aver compiuto lo step che voleva Ranieri.
Le due prove da leader sono certificate anche dai numeri. Contro il Crotone Ekdal ha toccato 71 palloni – più di tutti i giocatori della Sampdoria – perdendone undici. Al Bentegodi di Verona, invece, i tocchi sono stati 61 con dieci palle perse. I compagni lo cercano spesso e lui, ormai, ha capito di essere una guida in mezzo, facendosi trovare.
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La crescita di Ekdal coincide con il rinnovo, solo da ufficializzare, fino al 2022, e con un aumentato spirito di appartenenza per i colori: lo svedese gioca – e ultimamente segna – per la Sampdoria. E, dopo le ultime due con la fascia, studia per essere capitano anche in futuro. Contro il Sassuolo potrà toccare quota 81 con la maglia blucerchiata e, in questa stagione, può tagliare il traguardo delle 100.
Un record, però, Ekdal lo ha già raggiunto. Contro il Verona è diventato lo svedese con più presenze con la maglia della Sampdoria – 79 – superando Skoglund, fermo a quota 78 (con quindici goal).