Edoardo Garrone, ex numero uno della Sampdoria, ha spiegato i motivi che lo hanno portato a ritirarsi dalla candidatura come presidente di Confindustria
Edoardo Garrone ha scelto di annunciare, con una lettera agli associati, la sua rinuncia alla candidatura come presidente di Confinudstria. Una scelta arrivata a un giorno dalla decisione dei saggi sul testa a testa con Emanuele Orsini che, a questo punto, diventerà il presidente.
A La Stampa l’ex presidente della Sampdoria e attuale presidente di Erg e de Il Sole 24 Ore ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto a questa scelta. Non c’erano i presupposti, secondo Garrone, per rappresentare l’interesse di tutte le imprese. La procedura elettorale non ha agevolato i candidati:
Non si sono realizzati i presupposti in questa campagna elettorale. Qualsiasi candidatura non basata su un largo consenso genera necessariamente una presidenza debole, facilmente influenzabile. La complessa procedura elettorale non ha certamente agevolato i candidati nel chiarire la loro proposta e le loro peculiarità.
Per un grande imprenditore, afferma Garrone, potrebbe essere “demotivante candidarsi ed esporsi”. La sua scelta è chiara. La scelta di voler dare un contributo a Confindustria in una direzione ben precisa:
Quando sono sceso in campo ero convinto – e lo rimango ancora oggi – che fosse più importante garantire la governabilità di Confindustria rispetto al nome del presidente. Penso di avere dato, con la mia scelta, un contributo importante in questa direzione, per rendere la nostra associazione più forte e incisiva. In questo auguro un buon lavoro al candidato, futuro presidente Orsini.
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Garrone è stato il candidato del Nord Ovest, non è stato candidato da Genova. Città che, invece, ritiene vittima di un’errata comunicazione:
Sono stato il candidato del Nord Ovest. Penso che Genova sia stata vittima di una comunicazione aggressiva e distorta che ne ha inficiato il percorso decisionale e che ha determinato forti contrasti interni.
Le critiche, poi, sono verso Antonio Gozzi che, con il suo comportamento, avrebbe, secondo Garrone, fatto perdere anche Confindustria. Per l’ex presidente blucerchiato devono essere cambiate le regole:
Numeri alla mano, Antonio Gozzi ha perso. Inoltre, con il suo comportamento ha fatto perdere anche Confindustria, quando ha contestato pubblicamente l’applicazione delle regole che sono alla base del nostro sistema associativo.
Ho scritto chiaramente che diverse regole devono essere cambiate e che bisogna tornare allo spirito dei nostri fondatori e dello Statuto Pirelli. La comunicazione in questa tornata elettorale, in diversi casi, è stata contraria allo spirito e all’etica associativa, con comunicazioni che sono impropriamente finite sui giornali. Una comunicazione “contro” e non una comunicazione “per”, che ha avuto un effetto negativo per Confindustria e la sua immagine.