Parla l’ex Sampdoria Éder e senza mezzi termini accusa il Gruppo Suning di essere venuto meno ai patti economici col Jiangsu
“Suning non vuole più investire nel calcio” ha attaccato così, senza mezzi termini, Éder Citadin Martins, meglio conosciuto come Éder.
L’ex giocatore di Sampdoria ed Inter infatti ha rilasciato dichiarazioni scottanti proprio sul gruppo imprenditoriale alla direzione del Jiangsu Suning, la squadra cinese alla quale apparteneva e di proprietà del gruppo Suning. Gruppo proprietario anche dell’Inter, per ironia della sorta altra squadra in cui ha militato lo stesso Éder.
Hanno mancato di rispetto a tutti i dipendenti e ai giocatori, ci hanno semplicemente lasciato senza stipendio e non ci hanno permesso di giocare in altri club
Questo il grido d’allarme lanciato dall’attaccante brasiliano ma naturalizzato italiano, ora svincolato. L’attaccante prosegue così il suo j’accuse:
Abbiamo fatto un’impresa per Suning Group, ma non abbiamo ricevuto il trattamento e il rispetto che avremmo meritato. Se il gruppo Suning fallisce, posso anche capirlo
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Una vittoria della Chinese Super League e 2 secondi posti i trofei degli ultimi 5 anni della squadra. Ciò che non è andato giù ad Eder è stato il trattamento ricevuto, ovviamente acuito dalla questione economica:
Siamo stati rinchiusi in hotel per diversi mesi, diffondendo il nome di Suning nel mondo, ma abbiamo ricevuto un trattamento del genere senza alcun rispetto!
L’ex Sampdoria ha chiuso con l’attaccare il management del Gruppo Suning, accusato a detta dell’italo-brasiliano di essere venuto meno ai patti previsti:
Il direttore generale si è sempre dimostrato un bugiardo. Ci aveva detto che con il tempo ci avrebbe dato quanto ci spettava ma non ha mai rispettato quello che ci aveva promesso
Dichiarazioni forti, senza filtri, per tanti tifosi interisti anche preoccupanti. Infatti questa è una situazione che ovviamente finirà per ripercuotersi anche sull’ambiente nerazzurro, paradossalmente mai così competitivo come quest’anno nell’ultimo decennio.
Antonio Conte dovrà essere bravo a compattare lo spogliatoio in vista della fase decisiva del ritorno, in cui la squadra milanese si giocherà il campionato. Ad Appiano Gentile i problemi sono adesso più fuori che dentro al campo.