Facebook Twitter Instagram
    Club Doria 46
    • HOME
    • NEWS
    • CALCIOMERCATO
    • CESSIONE SAMPDORIA
    • PAGELLE
    • MOVIOLA DEL CLUB
    • INTERVISTE
      • ESCLUSIVE
    • FUORI CAMPO
    • SOCIAL
    • MAGAZINE
    Club Doria 46
    Home»Editoriali»Sampdoria (e Giampaolo) non più padroni del loro destino. La società dov’è?
    Editoriali

    Sampdoria (e Giampaolo) non più padroni del loro destino. La società dov’è?

    La Sampdoria non c'è più, Giampaolo nemmeno. Una squadra che non è più padrona del loro destino. E la società blucerchiata dov'è?
    Luca UccelloDi Luca Uccello18 Aprile 2022Aggiornato:19 Aprile 2022
    Facebook Twitter WhatsApp Telegram
    sampdoria marco giampaolo serie d
    CONDIVIDI!
    Facebook Twitter WhatsApp Telegram LinkedIn

    La Sampdoria non c’è più, Giampaolo nemmeno. Una squadra che non è più padrona del loro destino. E la società blucerchiata dov’è?

    Sarò schietto e sincero. Io la vedo malissimo. Mi sembra di essere tornato al 2011, quando la Sampdoria finì in serie B quasi per inerzia. A distanza di 11 anni mi pare di essere di fronte a un film già visto.

    Una squadra molle e mediocre, quasi rassegnata, che perde più o meno con tutti, che non lotta e non prende nemmeno un’ammonizione. E con un allenatore in confusione che non riesce a trovare la quadra.

    A dirla tutta forse oggi la situazione è ancora più pesante, perché in fondo nell’ultima retrocessione una società bene o male c’era mentre adesso il club è in balia delle onde, tra una cessione che come Godot non arriva mai e una gestione ordinaria sempre più faticosa.

    Guardando ai tempi brevi forse la soluzione migliore sarebbe riprendere Claudio Ranieri in panchina per cinque partite, con rinnovo automatico in caso di salvezza. Ma stiamo parlando di fantascienza, non è un’ipotesi praticabile ma solo un sogno nel cassetto. Niente di più.

    Continuo a pensare che il peccato originale di questa stagione disastrata della Samp sia stata proprio la mancata conferma di Ranieri, l’uomo che l’anno scorso (a rivederla oggi è ancora fantascienza) portò più o meno la Sampdoria di oggi al nono posto a quota 52 punti.

    Ricordo perfettamente che in estate Ferrero si prese un bel due di picche da Dionisi (non proprio Klopp o Guardiola) inseguendo anche Italiano, Zanetti, Vieira e persino lo stesso Giampaolo. Ma nessuno – in quel momento – voleva dire di sì alla Sampdoria. O meglio, dire di sì a questa Sampdoria.

    Giampaolo cambierà modulo alla sua Sampdoria?

    View this post on Instagram

    A post shared by CLUBDORIA46 (@clubdoria46)

    Sampdoria (e Giampaolo) non più padroni del loro destino. E la società dov’è?

    LEGGI ANCHE Sampdoria, la società ha deciso: si va avanti con Marco Giampaolo

    LEGGI ANCHE Calciomercato Inter, per un doppio arrivo serve una partenza illustre

    Qualcuno oggi ha nostalgia persino di D’Aversa, allenatore che certo ha qualche scusante per la situazione complicata in cui ha lavorato ma che comunque è finito dietro la lavagna in questa stagione tribolata.

    Il problema è che Marco Giampaolo sin qui nel suo ritorno in blucerchiato ha fatto anche peggio del suo predecessore, e dunque se era stato un errore affidare la squadra a D’Aversa è stata ancor più sbagliata la scelta in corso d’opera dell’allenatore di Giulianova che in questi mesi forse si è già bruciato tutti i crediti che si era in qualche modo guadagnato nel suo triennio alla Samp dal 2016 al 2019.

    Quando però la Sampdoria era molto più forte di quell’attuale. Oggi non ci sono Torreira, Skriniar, Andersen, Praet, Zapata, Muriel, Bruno Fernandes e compagnia: il solito ritornello. Sarò onesto: io non credo che questa Sampdoria sia in grado di salvarsi coi suoi mezzi.

    Se giocherà come ha fatto nelle ultime gare – a meno di clamorosi regali dagli avversari di turno o suicidi sportivi delle rivali per la salvezza – non credo che questa squadra sia in grado di conquistare anche solo un punto da qui alla fine del campionato. Mi sembra di rivedere il 2011, quando la Sampdoria finì al terz’ultimo posto sostanzialmente alla terz’ultima giornata per i famosi gol di Chevanton e Boselli.

    Oggi la storia si può ripetere e sarebbe bene che chi sta nella stanza dei bottoni ne prendesse atto. La Sampdoria è una squadra spenta, scarica, che non riesce a giocare a calcio (i passaggi all’indietro e uno sterile possesso palla senza tirare in porta non si possono chiamare calcio) e che ha paura anche della sua ombra. Senza carattere, senza attributi e con ben poca qualità.

    La società Sampdoria dove è finita?

    Con Ferrero ormai indisponibile causa arresti domiciliari, non capisco come mai la società sinora non si sia ancora fatta sentire. Da Lanna, Romei e dagli stessi Osti e Faggiano mi aspetto qualcosa di diverso, una sferzata in un momento così negativo. Sia nei confronti di Marco Giampaolo (se tra virgolette non è possibile esonerarlo forse si potrebbe convincerlo a far giocare un po’ meglio questa squadra) sia soprattutto nei confronti di un gruppo di calciatori che – pur mediocri – non sarebbero sulla carta così scarsi da finire in B.

    Però il campo dice che questa Sampdoria ha perso con la Salernitana – quella che ad oggi è ancora l’ultima in classifica (ma Nicola sì che è un allenatore da salvezza e sta facendo un grande lavoro, forse può farcela e se lo meriterebbe pure) – e che da qui in avanti potrebbe perdere giocando in questo modo anche con Verona, Genoa, Lazio, Fiorentina e Inter. Faccio fatica a pensare che a 29 punti possa arrivare la salvezza.

    Sampdoria, perché Giampaolo non viene messo in dubbio?

    View this post on Instagram

    A post shared by U.C. Sampdoria (@sampdoria)

    Sampdoria (e Giampaolo) non più padroni del loro destino. La società dov’è?

    Non ho capito perché la società non abbia spinto per il ritiro in questa amara e magrissima Pasqua blucerchiata. Non ho capito perché Giampaolo non sia mai stato davvero messo in dubbio.

    Se la Samp andrà in B i padri di questa retrocessione saranno tanti. In primis naturalmente Massimo Ferrero che avrebbe potuto serenamente uscire di scena nel 2019 cedendo il club al gruppo Vialli per 80 milioni e che invece oggi – altro che contrappasso – si trova in una condizione di estrema difficoltà a livello giudiziario.

    Il Viperetta resterà sempre il colpevole numero uno ma – va detto – è in buona compagnia. Dai dirigenti attuali e soprattutto dai giocatori e dagli allenatori – prima D’Aversa e ora Giampaolo – era lecito ed è lecito attendersi molto ma molto di più. A volte ho l’impressione che le difficoltà societarie siano solo un grande alibi per questa Sampdoria.

    Conosco Marco Giampaolo e personalmente lo stimo come allenatore e anche come persona, sempre gradevole e intelligente: da lui mi aspetto un moto d’orgoglio in queste ultime cinque partite.

    Deve cambiare qualcosa, deve smettere di essere prigioniero del suo modulo, delle sue teorie, delle sue alchimie tattiche. Deve fare scelte diverse: cercare di sfruttare Candreva come esterno e non come mezz’ala, sfruttare meglio Sensi magari davanti alla difesa, far tirare il fiato a Murru e soprattutto ad Audero che è tutt’altro che tranquillo.

    Giampaolo non è e non sarà l’unico colpevole di un’eventuale retrocessione della Samp, le colpe andranno distribuite in modo equo anche con la società e con questo gruppo di calciatori, ma di sicuro l’allenatore ha un ruolo centrale per provare a dare una svolta a questa squadra.

    Sampdoria, quei sette punti di vantaggio sono un problema per Giampaolo?

    Con tutto il rispetto per la Salernitana, prendere due gol nei primi 6 minuti contro un avversario del genere vuol dire aver sbagliato completamente la preparazione – prima mentale che tattica – della partita.

    Continuo a pensare che questi 7 punti di vantaggio sulla zona calda facciano persino male. Forse servirebbe (e occhio ai recuperi di Salernitana e Venezia) sentire un po’ più di pepe per giocare in modo diverso.

    Più cattivi, più incazzati. Se continuerà a giocare in questo modo – inutile girarci attorno – la Sampdoria non sarà più padrona del suo destino e dovrà solo sperare, ribadisco, in regali o disgrazie altrui.

    Non è il momento delle scuse sotto la Sud o ai microfoni delle tv (vero, caro Quagliarella?) ma solo delle partite da giocare con lo spirito e l’atteggiamento giusto.

    Anche perché per la Sampdoria attuale la salvezza in un campionato di livello così basso non è certo un’impresa ma il minimo sindacale. Giampaolo, la squadra e la società devono capirlo in fretta e darsi finalmente una svegliata.

    Non si può continuare a far finta di niente, il campo dice che la Sampdoria in questo momento è la squadra più in crisi dell’intero campionato. La sveglia deve suonare forte per tutti. Poi magari tra un mese Giampaolo, i giocatori e tutti gli altri potranno anche pensare di farsi da parte. Ora però – se vogliono essere ricordati da queste parti con un pensiero positivo – portino la baracca in salvo. Per quello che resta il minimo sindacale.


    Condividi. Facebook Twitter WhatsApp Telegram

    POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

    Sampdoria, ora via tutti. Via e ripartiamo ancora una volta...

    Sampdoria, ora via tutti. Ma perché Andrea Radrizzani è stato il primo ad andarsene?

    16 Maggio 2025
    Sampdoria, Joseph Tey deciderà il futuro di Manfredi e Messina

    Sampdoria, Joseph Tey deciderà il futuro di Manfredi e Messina

    15 Maggio 2025
    Sampdoria Serie C Manfredi

    Sampdoria in Serie C, se io fossi la proprietà e non Manfredi…

    15 Maggio 2025
    News Calcio ANSA
    • Mondiale Club: Paris SG-Atletico Madrid 4-0
      Source: RSS di Calcio - ANSA.it Published on 2025-06-15
    • Play out Serie B, Sampdoria-Salernitana 2-0
      Source: RSS di Calcio - ANSA.it Published on 2025-06-15
    • Mondiale Club: Bayern Monaco-Auckland City 10-0
      Source: RSS di Calcio - ANSA.it Published on 2025-06-15
    • A.Fontana, spero Gattuso dia la sua grinta alla Nazionale
      Source: RSS di Calcio - ANSA.it Published on 2025-06-15
    • Occhiuto 'Gattuso cuore calabrese, orgoglio di tutta la Regione'
      Source: RSS di Calcio - ANSA.it Published on 2025-06-15




    img-editoriali-doria
    Facebook Twitter Instagram
    • CHI SIAMO
    • LAVORA CON NOI
    • CONTATTACI

    ClubDoria46 è di proprietà esclusiva di Luca Uccello

    Email: [email protected]

    Direttore Editoriale: Luca Uccello

    Il marchio U.C. Sampdoria è di esclusiva proprietà di Unione Calcio Sampdoria

    Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.