Sampdoria, dopo gli insulti razziali verso Yoshida arrivano le scuse

Dopo gli insulti razziali verso Yoshida e del Giappone arrivano le scuse, ecco di dettagli su quanto accaduto al giocatore della Sampdoria
Insulti a sfondo razziale che non sono sfuggiti a Maya Yoshida, con il suo Giappone. Lo avevamo riportato, così come avevamo scritto della sua furia a fine partita contro l’Arabia Saudita. Una sconfitta per 1-0 mette a rischio la qualificazione mondiale e sarebbe la prima assenza dal 1994. Ma non è stato il risultato a non essere accettato dal calciatore della Sampdoria.
A farlo infuriare sono stati i gesti offensivi (per usare un eufemismo) dei tifosi sauditi che a fine partita, mentre lui era impegnato nelle interviste, lo prendevano in giro dalle tribune. A conferma di ciò ci sono anche le riprese televisive che mostrano il calciatore che si rivolge ai tifosi urlando, mentre gli punta il dito contro. Yoshida è stato poi allontanato, trattenuto dai dirigenti.
Sampdoria, la denuncia di Yoshida e le scuse dell’Arabia Saudita
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Ci sono stati gesti discriminatori per tutta la partita. E’ difficile da accettare. È successo anche nelle ultime partite di qualificazione. È una delusione.
Aveva commentato così Yoshida, parole a cui però arriva la risposta ferma da parte delle autorità locali. Dopo la denuncia del calciatore ecco le scuse da parte del presidente e dei dirigenti della Saudi Arabian Association. Oltre alla condanna del gesto, l’A.D. della delegazione giapponese Kiyotaka Suhara ha reso noto che le autorità saudite hanno imposto un severo provvedimento disciplinare al tifoso che si è reso responsabile degli insulti.
Da tutto questo nascerà però anche una collaborazione tra le due federazioni, scelta fatta per contrastare la discriminazione razziale negli stadi.
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