La Sampdoria di Pirlo vince ancora. Vince pur se ancora con qualche distrazione dietro. Ora senza Borini tocca a Verre o Ricci sbocciare…
Proprio all’inizio di questo piccolo ciclo felice, amici di Club Doria 46, dicevamo che “come gioca centrocampo gioca squadra”, copyright Vujadin Boskov.
E in effetti il leitmotiv di questo filotto positivo va ricercato nelle ottime prestazioni dei nostri uomini centrali: Ronaldo Vieira, che non è neanche più una sorpresa, Pajtim Kasami, che – al di là delle indiscutibili qualità tecniche e tattiche – si sta dimostrando un leader e un esempio. E sta salendo, di tono e di personalità, anche e forse soprattutto Gerard Yepes-Laut, che non è più l’anello debole della catena, ma il cucitore di trame e di ribaltamenti di fronte. Sfrontato, gioca con il piglio del pilota da caccia anche dopo un cartellino giallo preso quasi subito.
La vittoria con lo Spezia, netta ben oltre il punteggio, certifica però due dati da non sottovalutare: la tendenza alla distrazione, mai del tutto scomparsa da inizio stagione, che rischia di compromettere quanto di buono (e, a volte, di ottimo) la squadra sa adesso costruire. E una certa stitichezza in zona gol, che fa sbagliare occasioni semplici e perdersi a due passi dal portiere avversario quando il “killer instinct” suggerirebbe di infierire.
Ci sono margini di miglioramento? Assolutamente sì: l’ impegno crescente di Sebastiano Esposito mi fa pensare che, come è salita la capacità di adattamento tattico alle difese avversarie, così potrà salire anche la capacità di trasformare in oro le occasioni da rete. E l’ingresso di Manuel De Luca, al netto di qualche sbavatura, mi fa credere che presto i gol arriveranno anche da lì.
Sampdoria, è arrivato il momento di Verre e Ricci…
Sampdoria, distrazioni dietro a parte ora tocca a Verre o Ricci…
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Purtroppo, però, sul più bello si è fermato Fabio Borini, uno dei grandi protagonisti della piccola remuntada blucerchiata, e ne avrà presumibilmente per un bel po’.
Un guaio serio, perché anche giocando così così (dopo essere stato spesso il migliore) il suo carisma in campo iniziava a sentirsi davvero.
Ma chissà che, in attesa del rientro di Estanis Pedrola, non sia l’ occasione per veder finalmente sbocciare con continuità la qualità di Valerio Verre, fin qui – insieme a Matteo Ricci – il più inespresso tra i talenti in maglia blucerchiata.
Lo vedremo già da Brescia. Dove non sarà facile, perché le V bianche sembrano aver ripreso il cammino dopo una rottura prolungata di cui ha fatto le spese il nostro grande amico Daniele Gastaldello, eroe e capitano dell’ultima promozione blucerchiata.