L’inserimento di Vladyslav Supriaha procede a ritmo lento: l’attaccante della Sampdoria lavora ed è supportato da società e compagni, ma è fermo al Sassuolo
Vladyslav Supriaha sta vivendo un periodo difficile alla Sampdoria. L’attaccante blucerchiato, arrivato a gennaio dalla Dinamo Kiev, è ancora fermo ai 26 minuti giocati con il Sassuolo, quando entrò al posto di Manolo Gabbiadini, ma venne sostituito durante il secondo tempo. Marco Giampaolo lo ha portato in panchina, ma, da allora, non ha più visto il campo.
Il suo inserimento alla Sampdoria sta procedendo molto più lentamente del previsto. Tra i problemi principali ci sono le difficoltà con l’italiano, nonostante le lezioni e la presenza di un interprete al Mugnaini, e problemi più relativi al campo. Come quelli tattici e fisici, considerando che alla Dinamo in stagione aveva disputato appena sei partite. E poi c’è la testa, che pensa alla guerra in Ucraina e ai suoi familiari.
Sampdoria, società e compagni con Supriaha
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Sampdoria, le difficoltà di Supriaha: ma i compagni non lo lasciano solo
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Il fratello e il padre sono stati chiamati dall’esercito, anche se le ultime notizie, come riporta il Secolo, li danno a casa entrambi. I contatti telefonici sono quotidiani, ma, nonostante le notizie rassicuranti, Supriaha non può essere totalmente tranquillo. La società e la squadra, intanto, continuano a stargli vicino.
Bartosz Bereszynski, uno dei veterani, lo ha preso a cuore, così come Kristoffer Askildsen e Ronaldo Vieira. L’inglese lo stimola a uscire e passa diverso tempo con lui, che vive da solo nel Levante, invitandolo a pranzo e a cena. Supriaha sta sviluppando anche il rapporto con i tifosi e queste ultime settimane saranno importanti per lui, alla ricerca di maggior minutaggio nelle ultime sette partite.