Serve una legge specifica per tutelare i marchi delle squadre di calcio: regole specifiche per difendere anche la maglia più bella del mondo, quella della Sampdoria. E’ la conclusione a cui è giunta l’agenzia Sport Economy dopo aver effettuato un’attenta analisi dei dati sulla contraffazione del merchandising sportivo e su quanto avviene all’estero.
Nel biennio 2017-2019 la Guardia di Finanza, attraverso il Nucleo specializzato di Tutela della Proprietà intellettuale, ha sequestrato 4,5 milioni di magliette, scarpe e accessori collegati alle squadre di calcio.
Si è calcolato che questo mercato illegale “costi” alle principali squadre di serie A una media di 10 milioni di euro a testa. Sono soldi sottratti agli investimenti in infrastrutture e nei settori giovanili.
Un dato che su una realtà di medie dimensioni come la Sampdoria, potrebbe avere notevole incidenza. Basti pensare che anche a livello internazionale la maglia blucerchiata è considerata la più bella del mondo, e dunque un patrimonio da difendere e da far fruttare.
LEGGI ANCHE Ferrero truffato!
I club inglesi, che traggono grandi ricavi dalla vendita di magliette e gadget, sono attivissimi e incisivi nelle attività di contrasto. Le operazioni di controllo delle contraffazioni arrivano fino in Estremo Oriente.
Il Chelsea FC in particolare ha anche agito a tutela del proprio nome con azioni legali in tribunale. Non solo: anche i venditori abusivi di merchandsing contraffatto fuori dallo stadio di Stamford Bridge sono finiti nel mirino del club londinese.
In Italia tutto fermo, o quasi.
I club di Serie A hanno puntato maggiormente sulla difesa dalla pirateria televisiva. Il motivo è semplice: i proventi maggiori arrivano dai diritti televisivi e non certo dalla vendita di magliette e gadget.
Nel 2008 il deputato Giovanni Lolli ha cercato di dare un impulso al tutela dei brand delle società sportivi con una proposta di legge.
L’ idea era di consentire al mondo dello sport di trarre risorse per poter crescere e diventare competitivo a livello internazionale.
La Lega Calcio a questo punto dovrebbe prendere l’iniziativa e far emergere quanto meno il problema: diversificare gli introiti e rendere le società più autonome rispetto ai ricavi TV, renderebbe il calcio italiano più competitivo.
E la Sampdoria, con la sua maglia più bella del mondo, potrebbe trarre benefici non solo in termini di bilancio…