Rientrato alla Sampdoria dal prestito al Benevento, Depaoli sembra non aver convinto D’Aversa. Tra scarso minutaggio e cambio di ruolo, il suo futuro sarà ancora a Genova?
Nell’incertezza dei tanti moduli che D’Aversa ha usato in questa prima fase di campionato, un giocatore che ha faticato enormemente a trovare spazio è Fabio Depaoli. L’esterno classe 1997 è tra quelli che, in questa Sampdoria in crisi, hanno avuto meno possibilità di dare il loro contributo sul campo, perché l’allenatore dei blucerchiati, Roberto D’Aversa, ha scelto di puntare su altri uomini.
Con l’infortunio di Mikkel Damsgaard, al posto del quale Fabio Depaoli aveva giocato titolare contro la Juventus, avrebbe potuto avere una chance di partire dal primo minuto. Ma è finita che D’Aversa ha adottato altre soluzioni e da quei 59 minuti dell’Allianz Stadium, l’ex Chievo ha visto 5 partite su 6 interamente dalla panchina. Il tecnico della Sampdoria gli ha concesso soltanto 3 minuti contro il Cagliari, a gara già conclusa.
Esito: 5 presenze, una da titolare e 107 minuti totali. Tutto senza goal e assist all’attivo. Un momentaccio per Depaoli, che ha già vissuto la scorsa stagione ben due prestiti, uno all’Atalanta e l’altro al Benevento. Dopo la bocciatura di Gian Piero Gasperini, che ha spinto la Dea a interrompere il prestito, con le Streghe il blucerchiato aveva anche trovato discreto spazio. Ma il mancato riscatto ha fatto sì che l’esterno di Riva del Garda tornasse alla Sampdoria a giocarsi le sue chance.
Sampdoria, per Depaoli la concorrenza è folta. Ipotesi prestito a gennaio?
Sampdoria, Depaoli non trova spazio: a gennaio di nuovo in prestito?
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Chance che, però, non sta avendo. Neppure con il ruolo cambiato. Si è tanto discusso infatti su quale sia la posizione più adatta a Depaoli, che ha esordito al Chievo come terzino ma lanciato già da Eusebio Di Francesco come esterno di centrocampo della Sampdoria dei 3 punti in 7 partite. D’Aversa avrebbe dunque a disposizione un jolly schierabile in tante posizioni, ma sono tutte già occupate.
Se per ovviare all’assenza pesante di Damsgaard, si è detto, il tecnico della Sampdoria ha modificato con varie soluzioni l’assetto tattico, sulla fascia destra ogni posizione è prenotata. E stabilmente occupata. Alto c’è Antonio Candreva, insostituibile trascinatore della Sampdoria di D’Aversa. Il terzino è invece Bartosz Bereszynski, gregario con qualche svarione, ma pur sempre affidabile nelle due fasi e ormai veterano dei blucerchiati. Come se non bastasse, l’exploit di Radu Dragusin ha chiuso ancora di più quella zona di campo a Depaoli, che ora dovrà giocarsela con un (promettente) concorrente in più.
Quale futuro rimane allora per Depaoli? La situazione chiaramente non è delle migliori e forse potrebbe lui stesso valutare di giocarsi le sue carte altrove da gennaio. Soprattutto se D’Aversa rimanesse definitivamente sulla panchina blucerchiata, le gerarchie appaiono ormai definite, a meno di rivoluzioni improvvise. Oppure c’è l’opzione di lottare lo stesso alla Sampdoria, lavorando per conquistarsi una maglia da titolare e la fiducia del mister. Cosa che però appare davvero complicata.