Tifosi della Sampdoria in balia dell’incertezza per il “Barbera” fino a pochi minuti fa, a settembre il Palermo ha protestato per la chiusura con poco anticipo del settore ospiti di Bolzano
I tifosi della Sampdoria non potranno seguire in massa la loro squadra a Palermo. Non potranno farlo non tanto per divieti stringenti da parte delle autorità di Pubblica Sicurezza siciliane. Ma la trasferta sarà praticamente impossibile perché le informazioni sull’acquisto dei biglietti sono arrivate troppo tardi, con appena 3 ore a disposizione per procurarsi il tagliando. Nonostante una gestazione lunga per le valutazioni e la decisione.
Il 2 dicembre scorso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive aveva sospeso il giudizio, per approfondire i rischi legati all’incontro tra rosanero e blucerchiati. La vendita per i tifosi di casa, però, è cominciata due giorni dopo, il 4 dicembre. Nel frattempo è arrivata un’ulteriore determinazione dell’Osservatorio, il 9 dicembre, che rinviava il giudizio al Casms (Comitato Analisi Sicurezza Manifestazioni Sportive). La decisione è arrivata davvero molto tardi, con una manciata di ore a disposizione per l’acquisto. Peraltro vietato a chi risiede in Liguria.
Fatto, questo, che ha suscitato la protesta anche della Sampdoria stessa. Che in un comunicato stampa diffuso nella mattinata dell’11 dicembre ha espresso disappunto per il trattamento riservato ai suoi tifosi. Di fatto impedendo loro di andare allo stadio nonostante le autorità palermitane non abbiano preso ufficialmente posizione. Una situazione che, in modo simile, hanno vissuto anche i tifosi del Palermo qualche mese fa.
Sampdoria, trasferta al “Barbera” ostacolata? Il Palermo a settembre: “Non condivideremo comportamenti irrispettosi verso i tifosi”

Sampdoria, decisione per il settore ospiti del “Barbera”. A settembre era il Palermo a protestare…
LEGGI ANCHE Sampdoria, Angelo Gregucci: Palermo un banco di prova, Coda esemplare. E su Pafundi…
A settembre, infatti, per la partita di Bolzano col Südtirol era accaduto che la vendita dei biglietti del settore ospiti, inizialmente aperta 10 giorni prima della gara, sia stata di colpo interrotta 48 ore prima del fischio d’inizio. Le autorità dell’Alto Adige, a due giorni dalla partita, hanno bloccato nello specifico l’acquisto dei tagliandi ai residenti in Sicilia. In quel caso il club siciliano ha contestato il provvedimento con un comunicato, datato 13 settembre, in cui ha espresso amarezza:
I tifosi sono gli unici protagonisti del calcio: per tale ineccepibile ragione é doveroso pretendere un maggior senso di responsabilità nell’applicazione di principi, in coerenza con la necessità diffusa di garantire una partecipazione sempre più ampia degli sportivi italiani in stadi nuovi e all’avanguardia. Privare i tifosi della possibilità di assistere a una partita, non è una soluzione ma anzi, di per sé, la negazione stessa di quegli stessi principi. Ancor più grave se ciò finisce per mortificare chi non ha più il tempo e la possibilità di riparare agli impegni presi.
La nota del Palermo si conclude poi con una presa di posizione in favore dei tifosi che si ritrovano a subire questo tipo di situazioni:
Il Club rosanero non condivide e non condividerà, pertanto, qualsiasi atteggiamento irrispettoso nei confronti dei sacrifici di famiglie e appassionati, che percorrono migliaia di chilometri investendo tempo e denaro per sostenere la propria squadra del cuore. Ma il cuore vincerà sempre
Per ragioni diverse, al “Barbera” il risultato è praticamente lo stesso: persone che dovrebbero percorrere migliaia di chilometri, facendo sacrifici per sostenere la propria squadra, che però non potranno partire. Questa volta saranno i sampdoriani a non poterlo fare.



