Daniele Gastaldello, ex di Brescia e Sampdoria, ha commentato gli ultimi sviluppi della Serie Bkt: tra playout e il fallimento dei lombardi
Daniele Gastaldello è diviso tra Sampdoria e Brescia. Prima le oltre 250 presenze in 8 stagioni a Genova, poi le tre da calciatore e altre tre in panchina (collaboratore, vice e allenatore) con le rondinelle. I destini delle due società si sono intrecciati, con il fallimento dei lombardi che ha consentito alla Sampdoria di giocarsi il playout.
Al Secolo XIX racconta la stagione dei blucerchiati da esterno. Una stagione complicatissima in cui i calciatori non sono riusciti a calarsi a pieno nella realtà della Serie Bkt. E in cui, tra cambi di capitano e allenatori, ci sono stati diversi scossoni:
Quest’anno ho visto la Samp dal vivo un paio di volte. Si è trovata in un brutto tourbillon. La B è così, se non ti cali nella realtà del campionato fai fatica. Cambi di capitano? Per me è stato peggio cambiare così tanti allenatori. Ti scombussola e non ti dà un’identità. Le squadre che hanno raggiunto il loro obiettivo sono quelle che hanno mantenuto il loro allenatore fino all’ultima giornata. Nella storia della Serie B chi mantiene l’equilibrio anche quando le cose vanno male ne trae beneficio. Purtroppo, la Samp l’ha pagata: cambiando quattro volte questo esito è normale. Le colpe vanno suddivise e non deve essere un alibi per i giocatori, però secondo me ha influito molto.
Sampdoria, Gastaldello: i giocatori devono tenersi la categoria e il Brescia…
Sampdoria, Daniele Gastaldello: il playout si prepara da solo. Situazione Brescia? Le cose dovevano essere già chiare prima
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A Gastaldello, in carriera, non è mai capitato di dover preparare un playout a un mese di distanza dall’ultima partita giocata. Una situazione strana, complicata per le due società, ma che ha dato alla Sampdoria un’ancora a cui doversi aggrappare con tutte le forze:
Una cosa del genere non mi è mai capitata, né da giocatore né da allenatore. Un fatto inedito e sbagliato: le situazioni dovevano già essere ben chiare. Non è colpa della Samp, ma non è giusto. Certo è che il Doria ha un’altra opportunità per salvarsi e credo sia una partita che si prepara da sola. Non so come nello specifico, non c’è uno storico di playout così distanti dalla fine. Ma penso che si giocherà a livello di testa. Chi resterà più lucido e concentrato si salverà. Spero che i calciatori facciano di tutto per tenersi la categoria.
Nel futuro di Gastaldello c’è la voglia di tornare in panchina?
Quella c’è sempre. Siccome le ultime esperienze sono state negative, voglio scegliere bene. E in questo momento sto facendo qualcosa per i giovani nella città in cui vivo. Poi se mi capiterà di ritornare in panchina, in uno staff o a dare una mano a persone che hanno voglia di fare qualcosa di importante, di lavorare nel calcio in maniera seria ed educativa, darò il massimo come sempre.
Un commento, poi, anche sulla situazione del Brescia:
A me ha infastidito il come sono andate le cose. Da sportivo dico che mi fa specie che queste irregolarità vengano fuori a fine campionato. Questo è brutto.