L’arbitro Daniele Doveri è tornato a parlare del playout Salernitana-Sampdoria, partita che ancora lo lascia amareggiato
È trascorso ormai un mese e mezzo dal 22 giugno, giorno in cui la Sampdoria, dopo l’incubo vissuto a Castellammare di Stabia, è risorta salvandosi sul prato dell’Arechi e rimanendo in Serie B, a scapito della Salernitana. Alberico Evani, Attilio Lombardo e la squadra sono riusciti a salvarsi in un contesto complicato, con una partita che non è nemmeno finita al novantesimo.
Alcuni tifosi campani, dalla Curva Sud Siberiano, hanno cominciato a lanciare sul terreno di gioco petardi, fumogeni e anche seggiolini dello stadio, mettendo a repentaglio la sicurezza dei calciatori. Tanto da indurre il direttore di gara, Daniele Doveri, ad attuare tutte le procedure previste in questi casi, fino a quella estrema: la sospensione definitiva della partita. Con un 3-0 a tavolino in favore della Sampdoria, che ha sancito i verdetti finali.
Una partita preceduta, cominciata e finita tra le proteste e le polemiche, che ancora lasciano il segno nella memoria dell’arbitro della sezione di Roma.
Salernitana-Sampdoria, Doveri: “Partita che mi lascia molta amarezza. Non ha vinto lo sport”
Sampdoria, Daniele Doveri: playout a Salerno? Siamo usciti tutti sconfitti…
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In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, infatti, Doveri ha raccontato di essere ancora molto amareggiato per il modo in cui Salernitana-Sampdoria è finita. Un finale in cui, a prescindere dai verdetti di retrocessione e salvezza, non ha vinto nessuno:
Lì mi è rimasta molta amarezza: quella sera non ha vinto lo sport, siamo usciti un po’ tutti sconfitti nell’aver chiuso la gara a 20’ dalla fine
Doveri che, peraltro, è stato anche bersagliato di molte polemiche dopo la partita, soprattutto per gli episodi del rigore non dato a Roberto Soriano (presunto fallo di Gerard Yepes) e per la rete di Massimo Coda, viziata da un presunto tocco di mano precedente. Quella partita, però, gli è rimasta dentro soprattutto per come è andata a finire. Anzi, per come non è finita.