Sampdoria, Mikkel Damsgaard torna sul periodo difficile a Genova, proseguito in parte nel primo anno al Brentford
Voglia di uscire da un periodo difficile, e insieme guardare avanti, consapevole di essere cresciuto. Mikkel Damsgaard sta cercando ancora quella consacrazione a cui sembrava promesso dopo i primi mesi alla Sampdoria, e che, dopo il lungo infortunio (più di 6 mesi) rimediato proprio in blucerchiato, non è ancora riuscito a raggiungere.
Quello dello stop vissuto a Genova è stato un periodo molto difficile per il danese classe 2000, che aveva ricevuto tanti messaggi di solidarietà da parte dei compagni. Un momento da cui era complicato riuscire ad uscire, ma Damsgaard sente di averlo superato. In un’intervista alla BBC, l’ex talentino blucerchiato è tornato con queste parole sull’argomento:
È stato un periodo difficile, ma l’ho superato. Quindi ora sono felice e in salute e davvero felice di giocare a calcio ogni giorno senza problemi.
Sampdoria, Damsgaard: “A Genova periodo difficile, ora sono migliorato”
Sampdoria, Damsgaard torna a parlare della sua avventura a Genova
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Ora Damsgaard ha uno sguardo positivo sulla sua esperienza pregressa, che però lo ha limitato anche dopo il passaggio dalla Sampdoria al Brentford, avvenuto per 14 milioni di euro più bonus la scorsa estate. Fortemente voluto dall’allenatore Thomas Frank, il 23enne danese ha faticato a giocare nel suo primo anno di Premier League, a causa anche di una condizione fisica non del tutto ottimale. In tutto conta 26 presenze in Premier League, ma appena 978 minuti. Ovvero una media di 37 a partita.
Ma Damsgaard si mostra ancora motivato e positivo. Titolare nell’ultima amichevole del Brentford contro L’Aston Villa, l’ex Sampdoria ha dichiarato che in Inghilterra ha avvertito una differenza di qualità a cui ha dovuto abituarsi, ma ritiene di essere migliorato:
È stato anche un grande passo dall’Italia alla Premier League e al calcio inglese: il livello di allenamento complessivo è molto più duro e di qualità superiore. Ho dovuto avere un po’ di tempo per abituarmi. Ovviamente è stato molto frustrante per un po’, ma penso di essere cresciuto molto quell’anno. Ora sono migliorato molto