Dopo un anno travagliato, Mikkel Damsgaard vuole mettere da parte i problemi e ripartire con la Sampdoria: il danese è tornato a sentirsi bene
Mikkel Damsgaard è pronto per vivere un anno da protagonista. Il talento della Sampdoria vuole lasciarsi alle spalle l’ultimo anno in cui, a causa, prima dell’infortunio in nazionale, poi dell’artrite reumatoide, è stato fuori da ottobre a metà aprile. Giocando, nella seconda parte di stagione, appena quattro spezzoni.
La Danimarca lo ha comunque convocato per gli impegni di Nations League ed è riuscito a giocare tre partite su quattro, ma ora è tempo di Sampdoria, come racconta al Secolo XIX:
Rientro in anticipo? Sono andato in nazionale è stato bello tornarci. Poi un po’ di vacanze in Grecia, ma ho sempre continuato ad allenarmi. E ora sono pronto. Mi sento molto motivato, il corpo risponde bene.
Damsgaard, che un anno fa aveva appena concluso un Europeo da protagonista, con due goal e un assist, vuole lasciarsi alle spalle l’anno difficile e ripartire dalla Sampdoria:
Non ero mai stato infortunato così a lungo, è stata una brutta stagione ma voglio mettermela alle spalle, e fare in modo che la prossima sia bella. Non ho mai pensato che non sarei tornato a giocare. Certo in alcuni momenti ti senti perso, quando ero in ospedale mi sentivo triste ma pensavo sempre di voler tornare il prima possibile. Sapevo che ci sarebbe voluto un po’ di tempo ma ora sono qui, contento di allenarmi ogni giorno con i compagni.
Sampdoria, Damsgaard si sente a casa
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E proprio la Sampdoria, insieme alla famiglia, è stata importante per la sua guarigione. In blucerchiato Damsgaard si sente a casa:
La famiglia è sempre la cosa più importante. E la Sampdoria che è la mia seconda casa da due anni: ho sentito tutti vicini e ora voglio mostrare il mio lato migliore.
Il nuovo esordio con la Salernitana, poi altri spezzoni e la mezzora finale di San Siro. Damsgaard è tornato a sentirsi se stesso:
Il giorno più felice? Quando sono tornato in partita anche se purtroppo la Samp ha perso con la Salernitana. Ma anche quando sono tornato a Bogliasco. In realtà ogni giorno in cui mi sento di nuovo parte della squadra. Sento di essere tornato, mi sento di nuovo me stesso.