In Casa Sampdoria il primo a essere preoccupato per Mikkel Damsgaard è Antonio Candreva che ha deciso di dedicargli il suo goal
Cosa è successo a Mikkel? Come sta Damsgaard? È la prima domanda che un buon tifoso della Sampdoria si è fatto vedendo Antonio Candreva dirigersi verso la telecamera con la maglia numero 38 in mano, con il nome del campioncino danese scritto su: “Forza Mikkel, forza Mikkel”. Non mollare Damsgaard.
Un gesto che, come ha sottolineato La Repubblica, subito evoca cattivi pensieri:
Vai a vedere che il recupero del danese è più arduo del previsto, che necessita di una nuova operazione, come da voce che da tempo gira con insistenza. Invece, giura la società, niente di tutto questo. Semplicemente la voglia di Candreva, che ha in mano la casacca blucerchiata, e di tutto il gruppo di dare sostegno al compagno di squadra, giù di morale per via dell’infortunio e del lungo stop (si è fatto male il 3 ottobre). Anzi, spiega ancora la Sampdoria, in realtà la fine del tunnel, se gli esami cui si sottoporrà la prossima settimana daranno esito positivo, non dovrebbe essere lontana…
Rientro vicino dopo aver vissuto un incubo: Mikkel è fermo ormai da un mese e mezzo, prima per l’infortunio in nazionale al ginocchio sinistro e poi per la sospetta infezione al destro che ha richiesto due ricoveri in clinica e un intervento di pulizia in artroscopia.
Damsgaard avrebbe perso peso, ecco perché i pasticcini di Candreva…
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Il doppio infortunio ha distrutto Mikkel Damsgaard. Il ragazzo ha subito il colpo. Si è ritrovato solo, per un periodo anche senza la sua famiglia, a dover combattere contro un’infiammazione al ginocchio che lo ha costretto ad andare sotto i ferri. Mai facile per un ragazzino che sperava che questo campionato fosse quello definitivo della sua consacrazione dopo l’Europeo.
E invece no. Invece si è dovuto arrendere, sedersi su un letto e stare a riposo. È arrivata così la tristezza, un po’ di morale sotto le scarpe e qualche cattivo, brutto pensiero. A questo anche la poca voglia di mangiare, di reagire. E Mikkel non è certo un peso massimo. Ci raccontano che ha perso 4-5 chili. Davvero tanti per un come lui…
Ma la squadra e la società non lo hanno mai lasciato solo. Se il capitano è Fabio Quagliarella, Antonio Candreva però è il giocatore che più può aiutarlo per il ruolo, per il modo di giocare. Per questo Antonio ha deciso di adottarlo, prenderselo sotto la sua ala protettrice e coccolarlo anche portandogli a casa un ricchissimo vassoio di pasticcini che ha sorpreso e tirato su il morale non poco al danese…