A rappresentare la società Sampdoria con il Bari non c’erano l’azionista di riferimento Manfredi, Radrizzani o l’amministratore delegato Fiorella. C’era solo Alberto Bosco. Al fianco di Pirlo, Legrottaglie e Mancini jr…
Andrea Pirlo è un uomo solo. Almeno con il Bari lo è stato. La società, la nuova società, non c’era, non era presente. Lo Sky Box riservato alla dirigenza dell’U.C. Sampdoria deserto per tutti i novanta minuti più recupero. Nessuna faccia conosciuta, di quelle che fino a oggi ci hanno garantito di vivere e continuare a sperare.
Motivazioni diverse, tutte accettabili, ci mancherebbe. Da ragioni familiari (nulla di grave per fortuna) di Matteo Manfredi ai malanni di stagione che hanno colpito Raffaele Fiorella (assenza giustificatissima). Marco Lanna presidente di nome ma non più di fatto, e ancora senza un nuovo ruolo definito, lo stadio ultimamente lo frequenta poco, diciamo meno del solito se non quando vengono a trovarlo i suoi ex compagni. E Andrea Radrizzani? Assenza ormai quasi costante. E anche quando c’è, come con il Feralpisalò diciamo che non si fa fotografare.
A rappresentare quindi la Sampdoria nell’ultima dell’anno 2023 allo stadio Luigi Ferraris di Genova davanti a 23.53 spettatori per un incasso di 306.987 mila euro c’era solo il direttore operativo Alberto Bosco. Figura rispettabilissima, ci mancherebbe. Lo sottolineo.
Presenti ma con altri ruoli Nicola Legrottaglie (seduto alle spalle di Beppe Marotta) e Andrea Mancini che ormai segue le partite (e soffre) dall’alto, lontano da caviale, fragole e champagne.
Sampdoria-Bari, la società deve dare una mano a Pirlo sul mercato
Sampdoria, con il Bari c’era Alberto Bosco a rappresentare la società. E gli altri?
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Che cosa voglio dire con in queste poche righe? Niente di polemico. Nessuna critica. Solo la conferma che questa società giovane e senza calcio fino a oggi si deve ancora fare. Va costruita come dice un mio vecchio compagno di Gradinata Sud. E ha ragione. Sarò fatto all’antica. Ma qualcuno Santocielo (il film di Ficarra e Picone ve lo sconsiglio vivamente, non fa ridere per niente) seduto in tribuna autorità ci deve essere, sempre.
Giusto dire che in campo ci vanno i giocatori e non i dirigenti e che in panchina decide l’allenatore e non il presidente. Giusto dire anche che Andrea Pirlo gode della piena fiducia di Manfredi e Radrizzani (a inizio stagione dicevamo di Radrizzani e Manfredi). Quindi che la proprietà ci sia o no in campo i risultati devono comunque arrivare. Eccome se devono arrivare. Ma questo è un altro discorso ancora.
Per le critiche del caso sul mercato, si fanno, le facciamo e le faremo ancora a fine gennaio. Ora quello che ci interessa è che la società cresca insieme ad allenatore e squadra. Perché solo tutti insieme si può ottenere qualcosa in più di una normale salvezza. Il progetto di due anni di Serie B deve essere ribaltato e subito. Basta poco, basta esserci e crederci…

Sampdoria, con il Bari c’era Alberto Bosco a rappresentare la società. E gli altri?



