Claudio Nassi, il primo direttore sportivo della Sampdoria di Paolo Mantovani, ha rivelato che il presidente avrebbe potuto acquistare Van Basten e Redondo
Una figura fondamentale agli inizi del ciclo di Paolo Mantovani alla Sampdoria è stato Claudio Nassi, direttore sportivo dal 1977 al 1982 e, in seguito, amico personale dello storico presidente e della famiglia. Un’amicizia durata fino all’ultimo e un rapporto che Nassi ha raccontato all’edizione genovese della Repubblica:
Ero alla Lucchese e vendetti Ferroni per 230 milioni alla Sampdoria di Lolli Ghetti. Venni poi a sapere che Mantovani, che all’epoca addetto stampa, decise allora che sarei stato il suo direttore sportivo, nel caso fosse diventato presidente.
Mantovani avrebbe voluto intervenire nel 1982, ma anticipò il suo ingresso nella Sampdoria a causa della complicata situazione blucerchiata. Lo svela proprio Nassi, colpito subito dal carattere del presidente
Aveva programmato l’ingresso nel 1982 e decise di anticipare i tempi per salvare la società da una situazione molto difficile dal punto di vista economico. Avevo davanti una persona molto intelligente e di grande valore. Il rapporto non si è mai interrotto.
Sampdoria, Nassi: Mantovani era il numero uno, ma su Van Basten…
Sampdoria, Claudio Nassi rivela: Mantovani poteva prendere Van Basten e Redondo
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L’inizio non fu facile per la Sampdoria, a causa dei problemi personali di Mantovani. Ma, una volta preso il via, l’ascesa fu rapida e il presidente divenne il numero uno. Portando al club uno stile unico:
Si decise che nessuno doveva parlare, escluso presidente, allenatore e calciatori. I problemi personali del presidente fino al 1982 complicarono le cose. Quando la Sampdoria ha vinto lo scudetto era il numero uno del calcio italiano. Il presidente della Lega e della Figc non facevano nulla senza sentire il suo parere.
Tra acquisti sfumati e trattative più o meno lunghe – come quella che portò a Roberto Mancini – Claudio Nassi avrebbe due domande da fare a Paolo Mantovani:
Perché non avesse preso Redondo e Van Basten. Per il primo l’ho saputo dopo, il secondo non ho mai capito se non voleva urtare i leader della squadra oppure la suscettibilità di Berlusconi o dell’avvocato Agnelli.
Un altro Mantovani non è possibile:
Perché è uno dei grandi presidenti del calcio italiano. Il Milan ha avuto Berlusconi e Galliani, la Juventus Agnelli e Boniperti e la Sampdoria Mantovani.