In casa Sampdoria si discute ancora dell’addio forzato a Carlo Osti e c’è chi si chiede se il direttore sportivo mancherà davvero alla causa blucerchiata
Alla Samp non ci si annoia mai, non sempre per avvenimenti esaltanti ed entusiasmanti in campo e in società, anzi… ma il “caso Carlo Osti”, se vogliamo, rappresenta uno dei misteri più fitti e uno dei momenti di maggior confusione dell’era Ferrero.
Era presidenziale che, purtroppo, non verrà ricordata di certo come periodo statico e noioso della storia blucerchiata. Della serie: noi, non ci facciamo mancare proprio nulla!
Se è vero che il buon Carlo, in questi anni irrequieti della poco aristocratica e signorile gestione romana, ha fatto da collante e da parafulmine; è anche vero che dal punto di vista strettamente professionale, nel ruolo di direttore sportivo non si è mai reso protagonista di colpi sensazionali.
Carlo Osti ha contribuito a mantenere un certo stile, quello al quale la gente blucerchiata è sempre stata abituata, portando un tocco di sobrietà di immagine, ma quanto è stato utile alla società di Corte Lambruschini? Ma le domande non sono finite…
Quanti colpi di mercato di Carlo Osti alla Sampdoria?
Sampdoria, ci mancherà davvero Carlo Osti?
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Per quali colpi di mercato verrà ricordata la sua permanenza a Genova? Se siamo sicuri che a livello umano, un suo allontanamento, potrebbe rappresentare un vuoto incolmabile, siamo altrettanto convinti che potremmo accusare il colpo della sua assenza come dirigente?
Altro discorso per Riccardo Pecini che per diversi anni, in parecchie sessioni di mercato, nella sua travagliata permanenza alla Sampdoria, ha fatto le fortune di Ferrero e della sua strategia di gestione basata sulle plusvalenze.
Ma al di là di chi e cosa possa venire a mancare con l’addio dei due, il fatto più grave resta il modo con il quale è stata gestita la vicenda. Era proprio necessario arrivare a questi punti andando a schierarsi in una battaglia legale che potrebbe essere deleteria per tutti? E soprattutto, quale strano tentativo si nasconde dietro la mossa di Ferrero?
Perché come ha sottolineato l’avvocato Grassani, legale di OstI: “O ti beccano con le mani nella marmellata o non ci sono i presupposti per un’azione legale del genere”.
E se lo dice lui… possiamo crederci.