Da quando è tornato in Serie A con l’Empoli, Ciccio Caputo non ha mai segnato così poco come nelle prime quattordici partite con la Sampdoria
Non sarebbe giusto evidenziare la crisi di goal di Fabio Quagliarella senza parlare anche di quella di Ciccio Caputo. L’attaccante arrivato dal Sassuolo a fine mercato era partito bene, con due goal alla seconda da titolare con l’Empoli. Poi si è perso, segnandone solo uno, contro l’Atalanta, nelle successive dodici
Considerando le stagioni dal suo ritorno in Serie A, ovverosia dal 2018, Caputo non era mai partito così a rilento. Al primo anno, con la maglia dell’Empoli, alla sedicesima giornata aveva già fatto otto goal, chiudendo poi a sedici senza riuscire a evitare la retrocessione dei toscani. Fu molto regolare quell’anno, restando a secco per un massimo di quattro partite tra fine dicembre e inizio febbraio.
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Le stagioni al Sassuolo sono da ricordare per la grande presenza sotto porta, soprattutto al primo anno. Nel 2019 iniziò peggio rispetto a Empoli, con sette goal, ma chiuse a quota 21 in 36 partite. Solo tra fine dicembre e fine gennaio ebbe un mese di appannamento con cinque partite a secco, ma poi si riscattò, trovando i goal con regolarità, soprattutto nel post-lockdown, con otto goal in tredici giornate.
L’anno scorso, complici anche problemi fisici, chiuse con undici reti in 25 giornate, riuscendo, tuttavia a essere a quota sei a questo punto del campionato. Prima il problema agli adduttori, poi, ad aprile, la lombalgia che lo tenne fuori per un mese, facendogli ritrovare il goal solo all’ultima di campionato con la Lazio dopo un digiuno che durava da inizio marzo.


