La Sampdoria di quest’anno può contare su un bel mix di esperti, come Candreva e di giovani, come Damsgaard, pronti a dare filo da torcere a tutti
Con i suoi 33 anni e oltre 350 partite in Serie A, Candreva è uno dei giocatori più esperti della Sampdoria di Ranieri. L’esterno blucerchiato spiega così come mai a oltre trent’anni si può essere ancora decisivi: “Gli studi sulla prevenzione aiutano molto. In campo si corre sprecando meno energie e c’è una cultura del riposo. La vita degli sportivi dura di più. Di sicuro non facciamo la differenza perché le nuove leve sono scarse, anzi”.
E di nuove leve ne ha anche la Sampdoria, che in estate si è assicurata il talento di Mikkel Damsgaard, già un goal nella sua avventura blucerchiata: “Non mi ha colpito perché lo vedo in allenamento. Va fatto crescere con tranquillità perché è molto giovane. Va in campo con uno spirito leggero e giusto, tipico dei giovani. Tutti noi più adulti tutelarlo dentro e fuori dal campo perché i ragazzi giovani subiscono grandi pressioni”.
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Alla Sampdoria, poi, Candreva ha ritrovato un suo ‘fratellino’ dei tempi di Lazio e Inter: “Mi ha fatto piacere ritrovare Keita. Mi dispiace per questo piccolo infortunio in allenamento ora che stava trovando e si iniziava a vedere anche nelle prestazioni. È forte e lo aspettiamo a braccia aperte perché può servire molto in attacco”.
Con questo mix di esperienza e gioventù la Sampdoria può riservare ancora sorprese: “Siamo una squadra giovane con un mix di giocatori esperti. Possiamo fare un campionato bello, divertendoci, dando fastidio a qualsiasi squadra ci affronti. Questo gruppo così ampio, di giovani e meno giovani, ha le carte in regola”.
Candreva, dopo il piccolo stop, è pronto per tornare a giocare a pieno ritmo: “Sto recuperando, non era una grossa cosa e faccio lo scongiuro che sia l’unico stop”.