Sampdoria, Candreva e Sensi fuori ruolo? Non è vero. Almeno secondo Gianluigi Marraffa che analizza la questione da un punto di vista tattico
Antonio Candreva e Stefano Sensi giocano o non giocano nel proprio ruolo? Se ne sono sentite e lette tante, forse troppe. Cerchiamo di fare chiarezza.
Andando in ordine partiamo da Candreva: Antonio si sa e non è un mistero che prediliga giocare esterno e non scopriamo certo l’acqua calda, ma dire che non possa giocare o non abbia mai giocato interno in un centrocampo a tre è errato.
A sprazzi sia con Claudio Ranieri lo scorso campionato (vedi per esempio nella vittoria di Parma ) sia con altri mister soprattutto ad inizio carriera è stato utilizzato proprio in quel ruolo. Lo ricordiamo a Cesena con lo stesso Giampaolo. Poi a Torino, con la Juventus e anche a Livorno, dove veniva anche impiegato come trequartista. Un altro ruolo che potrebbe svolgere nonostante le critiche ricevute dopo la prima partita a Spezia.
Detto questo poi è normale che in base ai compiti che vengono richiesti e allo svolgimento della partita stessa possono essere messe in evidenza le proprie caratteristiche oltre all’ interpretazione del ruolo stesso. Per esempio con il Venezia, Candreva ha beneficiato del fatto che la squadra abbia avuto più profondità e lui nello stesso tempo abbia avuto più campo e spazio cosa che predilige Candreva.
Candreva ha già giocato lì, Sensi perfetto per il rombo
Sampdoria, Candreva e Sensi fuori ruolo? Non è vero…
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Parlando di Stefano Sensi, la situazione è ancora più semplice. Lo è perché il forte centrocampista può e potrebbe giocare in tutti i ruoli del rombo tanto caro a Marco Giampaolo.
Il mister, anche comprensibilmente lo ha sempre impiegato trequartista, a parte in un piccolo spezzone con l’Udinese dove ha fatto il play per 15 minuti circa. Una scelta per cercare di preservarlo dal punto di vista fisico da un lavoro più faticoso in fase difensiva. E a tratti il forte centrocampista ha fatto la differenza.
A Venezia è ritornato su un buon livello, non a quelli stratosferici della partita col Sassuolo (ma è anche comprensibile) ma sicuramente una buona partita. Certamente il problema non è Sensi e/o la sua posizione, così come per Candreva. Nel caso di Stefano ancor di più visto che viene impiegato come trequartista. La prestazione dipende molto da come viene interpretata la gara e da quanto viene sollecitato e servito dai compagni, che poi è stato il problema delle scorse partite dove la Samp faceva fatica a produrre gioco dal basso.
Sicuramente in certi casi potrebbe essere impiegato come play se si vuole aumentare la qualità di inizio azione togliendo qualcosa in fase di non possesso. Giocando col rombo vedo meno fattibile il suo utilizzo come interno perché si richiede un lavoro molto più dispendioso dal punto di vista fisico, se non con cambio modulo tipo con l’Atalanta, dove è protetto dagli esterni per le “uscite” in fase difensiva.
Detto questo sia Candreva e soprattutto Sensi non sono certo due problemi per la Samp anzi….