Camilla Mancini, figlia dell’ex Sampdoria Roberto, ha raccontato una parte della sua vita che le ha causato forte sofferenza. La storia…
La Sampdoria in questo calciomercato estivo dovrà trovare il giusto equilibrio tra spese ridotte e competitività sportiva. Infatti abbassare il monte ingaggi non rappresenta necessariamente un livello tecnico inferiore, Jesper Fredberg e Andrea Mancini avranno il compito di allestire la miglior squadra possibile in linea agli obiettivi societari.
Nel frattempo aspettando notizie di mercato o campo ha rilasciato alcune dichiarazioni Camilla Mancini, figlia dell’ex numero 10 della Sampdoria Roberto. Nelle sue parole si evince la grande sofferenza per quello che ha passato, ma anche un messaggio a tutti coloro ci stanno passando in questo momento. Ecco un estratto dell’intervista rilasciata a Oggi:
Sono nata con una paresi facciale, che mi causa un’asimmetria nel volto. Quando a mia madre si ruppero le acque, il cordone ombelicale mi colpì sulla parte destra del viso, sfornita di protezione. Pesavo appena due chili e cento grammi. I nervi sono rimasti schiacciati. Da piccola ero felicemente inconsapevole dell’anomalia
La storia della figlia dell’ex blucerchiato
Sampdoria, Camilla Mancini: più forte di chi rideva di me. La storia
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Non è semplice fronteggiare compagni che ti chiedono di continuo cos’hai sulla faccia. O che ti escludono dai giochi, perché non sei come loro. Sono i due lati di un’identica medaglia: il bullismo. Che ha provocato i successivi disturbi dell’alimentazione crisi di panico e attacchi di ansia
A 17 anni ho avviato un tragitto psicoterapeutico. Che mi ha permesso di arrivare fin qui. I genitori sono preziosi, però non bastano. A volte occorre la competenza di uno specialista. Per decifrare il magma che abbiamo dentro. Per imparare a volerci bene. Nessuno sarà mai felice, se non ama se stesso
Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò ancora. Fallirò meglio. Questa frase di Samuel Beckett è programmatica. Intendo vivere senza maschere e senza corazze
Ho il dovere di agire in linea con i consigli che cerco di offrire. Dobbiamo sfidare le nostre paure, alzare l’asticella e superarla di slancio. Vorrei diventare un punto di riferimento per i ragazzi bullizzati. A settembre, comincerò un tour del libro nelle scuole. A me è mancata una figura del genere. I giovani provano ,istintivamente, maggiore fiducia verso un coetaneo