Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, parla del ruolo in campo di Antonio Cadreva e respinge l’accusa di sacrificarlo…
A Telenord, Marco Giampaolo torna a parlare del ruolo di Antonio Candreva. La domanda è sempre la stessa: è un giocatore sacrificato rispetto a prima? Con Ranieri e D’Aversa giocava in maniera diversa, segnava e realizzava assist. Ora non più, molto meno…
Certo, prima c’erano Jankto, Verre e pure Damsgaard. Ora non ci sono. Ora c’è solo Candreva.
Io sto chiedendo a un giocatore di giocare 10 metri più dentro al campo di quanto era abituato. So di limitarne le sue qualità ma so che ha già giocato lì e mi prendo il suo palleggio. Stiamo parlando 10 metri…
E poi c’è una questione tattica che ha costretto Giampaolo a cambiare il ruolo di Candreva:
Farlo giocare esterno presuppone avere degli esterni, noi oggi ne abbiamo solo uno…
Sampdoria, Giampaolo non rinuncia a Candreva ma può cambiare modulo…
Sampdoria, Candreva sacrificato? La risposta di GIampaolo
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Il sacrificio di Candreva è necessario? I tifosi si dividono e lui, l’allenatore della Sampdoria, va avanti per la sua strada ma con una novità rispetto al passato:
Noi abbiamo giocato con il 4-3-1-2 da quando sono arrivato, poi in corsa ho cambiato, siamo passati in alcuni momenti con il 3-5-2. L’aspetto più importante è far calpestare le zolle più giuste per ogni calciatore. A volte si riesce con 15 e non con tutti e 25…
Ma non solo. Rispetto al primo Marco Giampaolo oggi ha capito che bisogna avere un dialogo all’interno dello spogliatoio. Un dialogo propositivo:
Oggi parlo di più ai miei giocatori. Bisogna sentire, capire, ascoltare. Meglio se con dei colloqui faccia a faccia. È un aspetto che ho trascurato. Negli anni si migliora, o almeno si spera di farlo