Bartosz Bereszynski ha parlato, dopo la fine dell’avventura in Qatar al Mondiale, del futuro con la Sampdoria che deve salvarsi
L’avventura al Mondiale di Bartosz Bereszynski e della sua Polonia è terminata dopo il 3-1 subito con la Francia. Il terzino della Sampdoria ha giocato da titolare tutte e quattro le partite e, dopo una settimana di vacanza, è atteso in ritiro in Turchia, dove dovrebbe arrivare giovedì 15 dicembre.
Anche dal Qatar, Bereszynski ha pensato alla difficile situazione della Sampdoria. All’edizione genovese di Repubblica, il terzino ha parlato dei problemi in casa blucerchiata:
Io mi auguro che la Sampdoria non fallisca, che non abbia problemi così grossi, anche se da calciatore posso fare ben poco e non sono perfettamente al corrente di ciò che sta accadendo o possa accadere.
Bereszynski sa che i giocatori ora dovranno impegnarsi al massimo. La Sampdoria non può retrocedere e deve trovare la forma giusta per fare punti al rientro di gennaio:
Da giocatore il mio compito è concentrarmi sul campo. Ecco lì qualcosa posso dire: non può finire così. Non possiamo andare in Serie B. Dobbiamo reagire, migliorare, risollevarci. Non vedo l’ora di parlare con Stankovic: avrò un breve periodo di vacanza, poi ritroverò i miei compagni. Dobbiamo dare una svolta alla nostra stagione, siamo in grado di riuscirci.
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Arriva, poi, il commento sulla fine dell’esperienza al Mondiale. Una fine determinata dalla Francia e, soprattutto, dal talento assoluto di Kylian Mbappè che, con una doppietta, ha fortemente contribuito all’eliminazione della Polonia:
Purtroppo siamo giunti all’epilogo. Ce l’abbiamo messa tutta, ma contro la Francia non c’è stato nulla da fare. Non siamo riusciti a segnare, nonostante un ottimo primo tempo, e loro ci hanno punito. Anche perché dispongono di un fenomeno: quel Mbappè è un demonio, io lo posso dire, perché purtroppo spesso gravitava dalla mia parte. Ti punta sempre è un uno contro uno continuo, uno stress. Ti salta spesso, con lui la brutta figura è quasi inevitabile.