In merito alla Sampdoria, Beppe Dossena ha parlato della situazione dei blucerchiati, parlando anche del ruolo di Roberto Mancini
La Sampdoria si ha conquistato la salvezza con tutte le difficoltà del caso, ma continuano a regnare la più totale confusione, la scelta di non aver ancora annunciato l’allenatore ne è la prima prova. La Sampdoria non dovrà ripetere gli stessi errori commessi nella passata stagione, una stagione che per fortuna si è conclusa con la salvezza arrivata attraverso i playout e grazie alla penalizzazione del Brescia ma che sarebbe potuta terminare con la prima e storica retrocessione in Serie C.
Proprio in merito alla situazione della Sampdoria, Beppe Dossena ex storico giocatore blucerchiato, ha voluto dire la sua. Nel suo intervento ha anche parlato di Roberto Mancini, svelando il suo pensiero su un possibile rientro di Roberto alla Sampdoria.
Con una società diversa e una proprietà solida, importante, uno come Roberto Mancini, anche se penso abbia ancora voglia di allenare ad alti livelli, potrebbe anche accettare di entrare nella Sampdoria come presidente operativo o coach all’inglese. Ma oggi non ci sono i presupposti e la proprietà dovrebbe cambiare. Non si può gestire un club in questa maniera. Il calcio ha i suoi rituali, che vanno rispettati. Uno di questi è cercare di dire sempre quello che si può e si vuole fare, magari non sempre tutta la verità è possibile, ma bisogna avere rispetto
Sampdoria, Beppe Dossena: Donati? Mancini perché dovrebbe dar sostegno ad un personaggio esterno?
Sampdoria, Beppe Dossena: con un proprietà diversa, Roberto Mancini
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La Sampdoria deve ancora scegliere il nuovo allenatore, l’unica squadra di Serie Bkt, che ancora non ha annunciato la guida tecnica della prossima stagione. L’ex giocatore blucerchiato, ha anche commentato la possibile scelta di Massimo Donati, una scelta che però andrebbe in contrasto con quelle fatte da Roberto Mancini nei mesi scorsi.
Poi, la guida tecnica. A oggi non si sa chi siederà in panchina alla Samp e qui si torna al modello di gestione e al ruolo di Roberto, sia pure attualmente come sostegno esterno. Lombardo è un suo uomo, ma se arriva Donati perché lui dovrebbe impegnarsi, attivare le sue relazioni, i suoi contatti per portare avanti un progetto che non ha originato? Certo, all’interno della Sampdoria c’è suo figlio Andrea, ma c’è anche confusione. Mi auguro che le cose possano cambiare, non capisco che cosa stia succedendo