Tommaso Augello ha ritrovato fiducia dopo il gran goal all’Inter: il terzino della Sampdoria svela com’è nata la rete e dichiara l’obiettivo stagionale
Dopo l’avvio deludente contro il Milan, Tommaso Augello si è ripreso alla grande, arrivando anche a segnare un goal meraviglioso contro l’Inter. Il terzino sinistro non segnava dalla partita contro la Lazio del 17 ottobre scorso e alla Gazzetta racconta come ha fatto a battere Handanovic sotto la Sud:
Quando ho visto Bere sulla fascia destra che sterzava sul sinistro, sono piombato in area e ho calciato senza far scendere il pallone. Fantastico segnare così, sotto la gradinata sud. Avevo fatto qualcosa del genere anche l’anno scorso contro la Lazio. Rivisto in tv, poi, mi è sembrato ancora più bello. Una cosa del genere puoi solo immaginarla, ma nei sogni più belli.
Rispetto all’anno e mezzo con Ranieri, Augello ora ha più mansioni offensiva. D’Aversa, infatti, punta molto sulla spinta degli esterni, anche se dipende dal tipo di partita. Contro l’Inter sia lui che Bereszynski hanno offerto un grande apporto anche davanti:
Mi alzo un po’ di più, è vero, ma dipende dal tipo di partita. Succede che, se attacchiamo a destra, io provi ad andare a chiudere l’azione sulla corsia opposta, come contro l’Inter. Con D’Aversa si duella quasi sempre uno contro uno a tutto campo.
Sampdoria, Augello dichiara l’obiettivo stagionale
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Rispetto all’anno scorso la Sampdoria è riuscita a mantenere alcuni pezzi pregiati come Damsgaard, Thorsby e Colley. Secondo Augello, nonostante la squadra non si sia indebolita, ripetere i 52 punti non sarà facile:
Per una squadra è un vantaggio non perdere pezzi, perché significa ripartire con un gruppo ben collaudato. L’obiettivo sono i 52 punti , anche se credo che sia difficile ripetere la stagione dell’anno passato, dove di fatto siamo arrivati dietro solo alle grandi. Di sicuro non ci siamo indeboliti.
Augello è arrivato in Serie A a 25 anni, che, secondo gli standard dei calciatori, è abbastanza tardi. Il terzino della Sampdoria, però, si dice orgoglioso di quanto fatto finora e pensa a far bene in blucerchiato. Per la Nazionale, eventualmente, ci sarà tempo:
Sono figlio del mio percorso e di ciò che ho fatto posso solo essere orgoglioso. La Nazionale? Non credo sia ancora il momento. Nel mio ruolo l’Italia ha giocatori fortissimi. Poi, è chiaro, dipende dalla stagione che uno disputa.



