Per la Sampdoria di Emil Audero prima c’è l’Atalanta poi il derby col Genoa. Ma senza pubblico non sarà la stessa cosa…
La scuola Juventus in Emil Audero c’è tutta. Si vede negli allenamenti, in campo. Si è capito soprattutto in questo campionato. La sua reazione alle critiche. Da grande numero uno. Non a caso ha la terza miglior media-voto fra i portieri secondo la Gazzetta.
Una stagione al top (anche se sono solo 2 gare su 23 senza subire reti) dopo averne passata una a raccogliere goal e critiche.
Il campionato scorso era stato particolare: per molteplici ragioni tante cose non avevano funzionato e si sono riflesse anche su di me. Comunque sia, acqua passata…
A livello personalissimo Emil Audero vorrebbe conquistare la maglia azzurra. Forse se la meriterebbe anche. Ma sa che per conquistarla deve dare il massimo con la sua Sampdoria. Solo così potrà arrivare una chiamata di Roberto Mancini, potrà finalmente vestire la maglia dell’Italia. Un sogno che passa inevitabilmente per tutti dal rendimento nel proprio club. Ora però una possibilità se la meriterebbe…
LEGGI ANCHE Sampdoria, dopo tanta sfortuna Carlos Carbonero riparte. Ecco dove andrà
La domanda della Gazza è poi sugli obiettivi di squadra per evitare che come ogni anno la Sampdoria sparisca negli ultii due mesi di campionato.
In effetti dall’ultimo anno di Giampaolo questo si era notato. Se ti trovi una posizione tale che non puoi arrivare né ad A nè a B, servono obiettivi a breve termine. Però, prima pensiamo ad arrivare a 40 punti, questo è un campionato complicato, le squadre sono tutte lì…
Ora l’Atalanta poi il derby con il Genoa, una tradizione non fortunatissima per Claudio Ranieri. Impegno ravvicinato che può portare via tante energie.
Sarebbe stato meglio prepararlo in una settimana-tipo. Il derby è una partita in vista della quale recupereresti in fretta le energie se ci fosse il pubblico, invece così si fa più fatica. Tante volte manca quello sti- molo che i tifosi allo stadio prima ti davano…