Emil Audero come Daniele Gastaldello: entrambi hanno fatto delle rinunce sullo stipendio in momenti di difficoltà della Sampdoria
Storie di capitani e di Sampdoria. I problemi societari del club blucerchiato hanno costretto la società ad arrivare a un accordo per il pagamento delle ultime tre mensilità del 2022, con la rinuncia dei tesserati a percepire lo stipendio di dicembre. Rinuncia che non poteva che coinvolgere anche Emil Audero.
Il portiere non ha solo rinunciato al mese di dicembre, ma ha anche legato la parte variabile in cui è stato convertito alla salvezza. Senza salvezza non percepirà la mensilità a differenza di chi, in base ad accordi individuali, riceverà una parte dello stipendio anche in caso di retrocessione. La storia del portiere ricorda quella di Daniele Gastaldello.
Sampdoria, Gastaldello si ridusse lo stipendio dopo la retrocessione
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Sampdoria, Audero come Gastaldello. Il precedente
Il difensore centrale, arrivato in blucerchiato nel 2007, è rimasto alla Sampdoria anche in Serie B nella stagione 2011/12. Dopo la retrocessione shock del 2011, il classe 1983 si ridusse lo stipendio, legando la restante parte alla promozione. Promozione che, a fine anno, i blucerchiati di Beppe Iachini raggiunsero anche grazie all’exploit di Nicola Pozzi, trascinatore nei play-off.
Gastaldello, poi, rimase in blucerchiato fino al 2015, arrivando a totalizzare 260 presenze, indossando la fascia da capitano e diventando un simbolo dei tifosi. Simbolo come è Audero, anche lui capitano e anche diventato, dopo alti e bassi, un idolo della tifoseria.