Ariedo Braida è tornato sul suo passato alla Sampdoria alla vigilia della partita contro il Monza: nel 2014 trovò l’accordo con Garrone…
Monza-Sampdoria sarebbe potuta essere anche la partita di Ariedo Braida. Uno dei più famosi e migliori dirigenti italiani ha avuto un passato al Monza (tra il 1981 e il 1984) e avrebbe potuto averne uno anche alla Sampdoria. Il suo passaggio in blucerchiato è stato solo sfiorato nel 2014, prima che Garrone vendesse la società a Massimo Ferrero.
Al Secolo XIX, in occasione dell’imminente partita tra le due squadre, Braida è tornato proprio su quanto accaduto ormai 11 anni fa. E sull’emozione di essere chiamato da una società blasonata e importante come la Sampdoria:
Ero orgoglioso di aver firmato. Pensai: “Questa maglia è talmente bella che può fare il giro del mondo”, quindi mi misi in contatto con una persona che organizzava le tournée estive dei club negli Usa.
Sampdoria, le parole di Braida sul passato
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Poi la cessione della società fece saltare tutto. La Sampdoria avrebbe potuto, ai tempi, far parte del suo presente e avrebbe potuto scrivere con lui pagine importanti. Invece, come affermato dallo stesso Braida, è il passato:
La Samp fa parte del mio passato e, all’epoca, poteva diventare il mio presente.
Un commento anche sulla difficile situazione del Monza, retrocesso in Serie Bkt l’anno scorso e ora in procinto di passare al fondo americano dopo la fortunata parentesi della famiglia di Silvio Berlusconi. Da parte di Braida un appello ai futuri proprietari:
Il mio legame era con Berlusconi, ma ai nuovi auguro di riportare il Monza dove merita di stare. Però dico questo: il calcio non va vissuto esclusivamente come business, è un sentimento d’amore. Negli Stati Uniti vanno alle partite, mangiano le patatine, la nostra invece è la cultura del sentimento. Ho visto molte volte persone piangere allo stadio