Una stagione disastrosa: così Antonio Cassano definisce quanto sta accadendo alla Sampdoria, che ora deve pensare alla salvezza
Al momento la Sampdoria si trova al sedicesimo posto in Serie B. Playout. Una posizione di classifica assolutamente impronosticabile a inizio anno e che preoccupa non poco in vista delle prossime nove, fondamentali, giornate. Ne ha parlato anche Antonio Cassano al Secolo XIX.
Fantantonio, come sempre, non usa mezzi termini nel definire l’attuale situazione dei blucerchiati. La Sampdoria non deve stare lì. Non c’entra niente con la Serie B:
La Sampdoria non deve stare lì sotto, non c’entra niente con la Serie B. E, aggiungo, non c’entra niente a maggior ragione perché vedendo le partite di questa Serie A ci sono squadre letteralmente inguardabili.
Sampdoria, Cassano: dopo il mercato sembrava un’ottima squadra
Sampdoria, Antonio Cassano: questa stagione è un disastro. Ecco come uscirne
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La stagione della Sampdoria, fino a questo momento, è un disastro. L’obiettivo promozione è sfumato, ma l’anno prossimo bisognerà ripartire per forza da lì. Ora bisogna salvarsi, pianificando il prossimo anno, seguendo l’esempio del Sassuolo, che, nel salto all’indietro dalla A alla B, ha mantenuto molti giocatori:
Un disastro. A questo punto, a 9 giornate dalla fine, bisogna solo portare la barca in porto. E preparare per bene la prossima stagione, che deve avere un unico obiettivo, la promozione diretta. L’esempio da seguire è questo Sassuolo del ds Palmieri, e bene allenato da Grosso. È vero che hanno mantenuto in rosa molti calciatori della A, ma a volte non basta. Ci sono esempi di squadre passate dalla A alla C in due o tre stagioni, penso al Crotone e al Benevento.
Nessuno si aspettava una situazione simile dopo un bel mercato estivo. La maglia della Sampdoria, però, non è per tutti e Cassano questo lo sa molto bene:
Se mi aspettavo questo campionato? Assolutamente no. Quella uscita dal mercato estivo mi sembrava un’ottima squadra. Come a tutti. Ma poi bisogna confrontarsi con il campo. Che divide i giocatori “da domenica” da quelli “da giovedì”. E poi bisogna confrontarsi con l’ambiente, la piazza. La Samp non è per tutti. Ti mette pressione, che va affrontata con personalità. Chi non la regge, chi non ce l’ha, finisce con il rendere meno rispetto a quelle che, sulla carta, possono essere le sue potenzialità.
Non è facile uscire da una situazione del genere. Servono i goal. Di Mbaye Niang, ma anche di Massimo Coda, tornato finalmente titolare e subito decisivo nella partita contro il Palermo:
Se ne esce sicuramente con i gol, ci deve essere chi li fa altrimenti non vai da nessuna parte. Niang ha qualità, me lo ricordo ai tempi del Milan e poi l’anno scorso ha dato un grande contributo alla salvezza dell’Empoli. Ma non può essere l’unico. E poi bisogna che tutti si assumano le proprie responsabilità, proprietà, direzione tecnica, gruppo squadra. Con il Palermo è tornato al gol Coda, mi ha fatto piacere. Massimo è un bomber di categoria, conosce le insidie della B. Lui è uno di quelli che può tirare il gruppo. Spero che già alla prossima riesca a prendersi il record di Schwoch, significherebbe segnare almeno una doppietta alla Reggiana..