Una grande opportunità: così Antonin Barak definisce la sua avventura alla Sampdoria, con l’occasione nata l’ultimo giorno di mercato
Antonin Barak è arrivato alla Sampdoria alla fine del calciomercato estivo. Un acquisto a sorpresa che ha – solo in parte – acceso anche gli animi dei tifosi. L’ex Fiorentina è un colpo per puntare alla promozione e per lui, come riportato nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, questa è una grande opportunità:
A livello personale vedo il mio arrivo alla Samp come una grande opportunità. Credo di poter aiutare il club e la squadra così come loro potranno fare con me, alla ricerca di grandi prestazioni, per alzare il livello collettivo e personale. Ho grande fame, perciò ho accettato questa sfida.
Barak si sente al top della forma. Vuole dare il amssimo per la Sampdoria, anche se sa che ci vorrà del tempo per assimilare quanto chiesto da Massimo Donati:
Ci vorrà magari un po’ di tempo per capire ciò che sta chiedendo il mister e capire quanto io posso offrire alla squadra. Ma, ribadisco, ho detto subito sì perché mi sento veramente inuna condizione top. Sto benissimo in tutti i sensi e voglio farlo vedere in campo. Negli ultimi mesi mi sono concentrato per migliorare certi aspetti del mio gioco, soprattutto sul piano fisico e spero che questo possa farmi dare ancora qualcosa di più rispetto agli anni passati.
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Com’è andata la trattativa? Lo racconta lo stesso Barak, che ha saputo tutto la mattina stessa del 1° settembre, anche se negli ultimi giorni c’era confusione:
L’ho saputo la mattina del primo settembre, ma negli ultimi tre giorni del mercato c’era una grande confusione. Ho capito subito che questa era una grande opportunità, perché volevo giocare, cercavo il campo e nient’altro. E poi ho pensato alla passione di questa tifoseria, al club, a quel che rappresenta la Samp nel calcio: tutti questi elementi insieme mi hanno portato a dire che ero pronto per venire qui.
Tra tifosi e compagni, emerge la grande voglia di Barak di fare bene, di convincere al Luigi Ferraris dopo una stagione complicata in Turchia:
Dobbiamo essere consapevoli di quello che stiamo facendo, occorre che ci crediamo innanzitutto noi, creando un rapporto solido fra tutti, squadra e staff. Talvolta si avverte in allenamento che si vorrebbe fare anche…troppo, e questo può diventare uno stress. Come se fosse un obbligo, ma non serve nulla, bisogna essere liberi di testa.
Preoccupazione per la classifica? Barak non ci pensa. Il campionato è appena iniziato e la strada da fare è ancora tanta:
Di cosa stiamo parlando? Siamo all’inizio, c’è il tempo per recuperare. Anzi, io credo che potremo essere molto competitivi nel corso di questa stagione.