La Sampdoria segna poco e subisce troppo dalle palle inattive, Gregucci chiede ai suoi più lucidità e pericolosità, ma anche concentrazione
Troppo pochi goal segnati in rapporto alle occasioni create. Troppe, invece, le reti subite da palla inattiva. La partita di La Spezia è stata esemplificativa dei problemi che ha la Sampdoria in questo momento sul campo. Proprio l’ultima sfida che ha portato a una pesante sconfitta che ora va archiviata e alla quale si deve reagire vincendo in casa contro la Carrarese.
Angelo Gregucci parte proprio dalla scarsa pericolosità della sua squadra. Un concetto già ribadito dopo Sampdoria-Juve Stabia, partita vinta 1-0 grazie al calcio di rigore di Massimo Coda. E infatti poi contro lo Spezia non sono arrivati goal. I blucerchiati non riescono a concretizzare ed è questo, per ora, il problema più grande. Quello su cui lui e Salvatore Foti, in settimana, hanno battuto di più. Dice il tecnico alla vigilia della Carrarese:
La cosa che ho sottolineato di più è questa: se il volume di gioco ci porta opportunità dobbiamo finalizzare un po’ di più, in area avversaria dobbiamo essere determinati. Conta anche come si va all’approccio. Se si creano opportunità è evidente che fatichiamo a segnare. Dobbiamo essere lucidi negli ultimi sedici metri avversari per invadere con più forza. Abbiamo cercato di lavorare per una manovra insidiosa e tramutarla in pericolosità coi giocatori che abbiamo. Possiamo raccontare tutte le favole ma il calcio sta negli ultimi 20 metri. Per chi attacca e chi difende. E lì serve la qualità dei giocatori
Per decidere le partite servono i giocatori di qualità. Servono le giocate, i guizzi, i goal estratti dal cilindro. La priorità della Sampdoria deve essere quella di far scendere in campo i migliori. Per questo Foti e Gregucci hanno ipotizzato un 3-4-2-1 con Cherubini e Pafundi dietro Coda. IL modulo è secondario rispetto alla qualità degli interpreti:
Non ho mai parlato di modulo, penso che la differenza la faccia la qualità dei giocatori. Noi mettiamo in campo i migliori, non partiamo dal modulo. Quello è secondario. Conta come difendiamo, come attacchiamo. Dobbiamo vedere in settimana quali sono le migliori gambe e poi suffragate dalla testa e dal cuore. Dobbiamo cercare solo i migliori giocatori
Sampdoria, Gregucci: “Dobbiamo essere più concentrati in marcatura. Ed essere più pericolosi”

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C’è però anche l’altro problema. Quello delle troppe reti subite da palla inattiva. Sono 10 secondo i dati Opta. Un dato che Gregucci vuole assolutamente migliorare, tanto che anche nella rifinitura pre Sampdoria-Carrarese metà dell’allenamento è stato dedicato a questo aspetto. Poi però, dice il tecnico, sono i giocatori a scendere in campo. In settimana ci si può lavorare, ma poi tocca a loro mettere in pratica:
È lapalissiano andare sui numeri, abbiamo preso tanti goal sui piazzati. Come rimediare? Essere più concentrati e scrupolosi sulla marcatura, ormai il calcio moderno tante partite sono determinate da calcio piazzato, oggi abbiamo speso quasi metà del tempo per provare i piazzati a favore e contro, dobbiamo avere attenzione su quello. Poi in campo ci vanno i giocatori. Bisogna marcare in modo pulito, bisogna essere attenti
Qualità dunque, ma anche concentrazione e lucidità. Queste sono le cose che servono di più alla Sampdoria oggi secondo Gregucci. Non tanto la fame, come ha detto Luigi Cherubini dopo il derby ligure perso a La Spezia:
Non penso serva più fame, serve più qualità e lucidità. Quando eravamo in svantaggio eravamo nella loro metà campo e lì serve qualità, lucidità, scelte giuste. A Spezia avevamo due esterni i offensivi e due trequarti sotto Coda, tanta pericolosità offensiva. Ma non è automatico mettere più attaccanti e avere più pericolosità. A volte concludiamo poco per quello che produciamo.



