Gregucci si presenta come allenatore della Sampdoria, dove è tornato per provare ad aggiustare di nuovo le cose. Ecco la sua ricetta
Angelo Gregucci alla Sampdoria, sei mesi dopo. A fine aprile era tornato insieme a Chicco Evani e Attilio Lombardo come collaboratore tecnico, ora è l’allenatore responsabile della squadra che è chiamato a risollevare insieme a Salvatore Foti, giocatore di cui era tecnico nel suo primo anno da professionisti. Una chiusura del cerchio che ha riportato entrambi a ritrovarsi a Bogliasco, col blucerchiato indosso. Un colore che “Mi fa sentire nobile” dice il nuovo allenatore.
Che anche se è tornato a distanza di pochi mesi ha di fronte un’avventura diversa dalla precedente. Si respira ancora la stessa sampdorianità, nel segno di Gianluca Vialli ma anche di Giovanni Invernizzi. Stavolta però non è una corsa di 100 metri sul finale di stagione, ma è all’inizio. C’è tempo per intervenire, ma per Gregucci è persino poco:
Quest’anno il percorso è più lungo, ma io ho sempre dovuto interpretare il calcio come se ogni partita fosse la finale di Coppa del Mondo. Per me il tempo è pure poco. Io respiro Sampdoria ovunque. Il problema è la classifica. Noi siamo costretti a fare punti e risultati, dobbiamo trovare la linea di galleggiamento il prima possibile. E il primo nemico oggi siamo noi stessi, dobbiamo trovare un’identità solida. Non è facile, ma il nostro obiettivo è questo. Parlare serve a poco
La Sampdoria, come l’anno scorso, è costretta a fare punti in fretta. E la ricetta della salvezza ottenuta con Evani e Lombardo è replicabile, secondo il nuovo allenatore, solo basandosi di nuovo sul lavoro di squadra anche nello staff tecnico. Risposta anche al suo dualismo con Foti:
L’anno scorso non è stato merito mio. Condividiamo tutto, siamo un gruppo di lavoro, ognuno dà il proprio apporto. Non credo più nell’allenatore santone, il calcio ora è più partecipato dove ognuno ha delle responsabilità, questo è un calcio che ti permette di fare pochi errori perché il campo te lo fa pagare
Da dove si parte quindi per lavorare su questa squadra e imprimere una sterzata? Per Gregucci si comincia dalla testa, dalla mentalità dei giocatori:
È probabile che punteremo a lavorare sulla testa, le gambe vanno se ci sono teste lucide. Dobbiamo credere in questi giocatori, noi non dovremo sbagliare gli atteggiamenti sul campo. Penso che bisogna lavorare su tutte le componenti, bisogna andare in campo con convinzione, con idee ma soprattutto con mente lucida
Sampdoria, Gregucci: “Servono lavoro di squadra e principi. Lavoreremo sulla testa e sulla difesa”
Sampdoria, Angelo Gregucci: difesa, attacco e testa dei giocatori, c’è tanto da fare in poco tempo. E sul mercato…
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Oltre alla testa dei giocatori, però, nella scorsa stagione la squadra tecnica della Sampdoria aveva anche saputo blindare la difesa. E anche Gregucci e Foti puntano a farlo:
Blindare la porta può essere un primo elemento da cui cominciare. Ti dà continuità a fare punti. Ma non fa vincere le partite, quindi bisogna trovare un equilibrio. C’è tanto da fare, vedremo, però sono abbastanza fiducioso. Però blindare la porta è fondamentale nel calcio
In queste prime giornate di Serie Bkt però, partita col Pescara a parte, la Sampdoria ha dimostrato di avere problemi anche in fase offensiva. Servirà dunque cercare di migliorare le prestazioni offensive. Ma per Gregucci l’importante è il gioco espresso da tutta la squadra, non dai singoli attaccanti:
Sarebbe facile dire che se giochi con 3 o 4 punte hai più pericolosità offensiva. La verità è che le idee te le dà il campo e devi sapere cosa stai facendo. Secondo il mio punto di vista non è importante con qualche punte giochi ma la coralità, come tutti si integrano e giocano insieme
La Sampdoria di oggi presenta anche delle lacune nella rosa. Mancano dei difensori e anche una punta. Ma per Gregucci è ancora presto per parlare di calciomercato. Però assicura: per il bene della squadra farà pressione sulla società a tempo debito:
Lo spazio temporale è troppo poco per parlarne, siamo qui da un giorno e mezzo. Per il bene della sampdoria romperò l’anima alla società per avere il meglio. Ma ora possiamo focalizzarci solo sul Frosinone. Quando arriveremo a gennaio avremo le idee più chiare. Dobbiamo necessariamente ora focalizzarci sull’obiettivo Frosinone.