Andrea Sottil parla per la prima volta da allenatore della Sampdoria, il nuovo tecnico vuole resettare tutto e riportare in alto la squadra con prestazioni importanti
Il 30 agosto 2024 è il giorno zero della Sampdoria. Quello in cui si apre un nuovo capitolo e il titolo porta il nome di Andrea Sottil. Il nuovo allenatore ha firmato solo poche ore fa il contratto che lo lega al club blucerchiato per almeno il prossimo anno, forse due, dipenderà anche da lui. Pronti via e si è già dovuto catapultare nel bel mezzo del campionato, perché tra poche ore c’è una gara fondamentale col Bari.
Ma, nella frenesia dei primi giorni genovesi, Sottil si è presentato alla piazza sampdoriana, mostrandosi subito carico. Le sue prime parole ai canali ufficiali del club denotano una persona entusiasta, che sente la responsabilità di allenare la Sampdoria:
Sono molto contento e chiaramente molto orgoglioso di essere l’allenatore della Sampdoria, perché è una società storica con una tradizione grandissima e una storia calcistica importantissima e quindi sono moto contento. Sento la responsabilità importante di una piazza che giustamente vuole tornare ad alto livello, però sono carico e lucido, ma soprattuto consapevole che vado ad allenare una squadra importante
Ora Sottil vuole inaugurare la sua era. Un nuovo capitolo, che da ora in avanti deve azzerare, soprattutto nella testa dei calciatori, i fantasmi e le difficoltà del recente passato. Si deve voltare pagina:
Ho accettato l’incarico con grande entusiasmo senza esitare, sicuramente per la grande piazza ma anche perché credo fortemente nella squadra, che è forte e ha grandi qualità. Quello che conta è ciò che verrà da adesso in poi, il nostro giorno zero. E lo dirò ai ragazzi. Sono sicuro che l’hanno già capito, tanti li conosco, sono vogliosi di ricominciare a fare prestazioni di alto livello
Sampdoria, Sottil: “Ritroviamo la nostra identità. La ricetta? Umiltà, lucidità e serenità”
Sampdoria, Andrea Sottil si presenta: oggi il nostro giorno zero. Torniamo a puntare in alto
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Anche perché la Sampdoria deve rendere conto ai suoi tifosi, alla grande manifestazione di amore che hanno sfoggiato nella campagna abbonamenti. Sottil esordirà proprio di fronte alla Sud, a un Marassi pieno di tifo blucerchiato. Ed è per questo che vuole che i suoi facciano la prestazione e ritrovino la loro identità di squadra:
È impressionante l’attaccamento ai colori della Sampdoria da parte dei nostri tifosi, certi numeri non li ha nemmeno qualche società di A. Per la B è qualcosa di unico, per questo noi abbiamo l’obbligo morale e professionale di incominciare a fare prima di tutto la prestazione, una prestazione da Sampdoria. Ci può stare che ci sia stato nelle prime giornate un cambio tecnico, l’ho subito anche io, però quello che è successo prima non deve più interessare. L’unica strada è cominciare a trovare una nostra identità, cominciare a fare partite di un certo livello
La prima cosa che Sottil vuole che i suoi sentano è l’attaccamento al progetto Sampdoria. Quello che hanno i tifosi, quello che subito ha sentito lui quando ha ricevuto la telefonata dalla società. Tutti devono credere e perseguire l’obiettivo del club:
Domani arriva già una squadra di qualità allenata da un bravo allenatore sarà una partita dura ma so che ci faremo trovare pronti. Anche perché giochiamo davanti ai nostri tifosi e dobbiamo essere lucidi, sereni, non avere frenesie, anzi giocare la nostra partita e cercare di sfruttare tutte le qualità che abbiamo in rosa. Con i cinque cambi si è sempre più coinvolti, sentirsi tutti coinvolti in un progetto è un mio pilastro. Se mi sento coinvolto nell’obiettivo non mio ma della Sampdoria allora bisogna dare il 100%



