La Sampdoria ha superato il Cesena grazie a una partita di alto livello di Meulensteen, le cui statistiche a fine partita danno ragione a Sottil
Melle Meulensteen è stato una scommessa vinta. Di Pietro Accardi in primis, che ha voluto portarlo alla Sampdoria a sorpresa in questo calciomercato. E poi di Andrea Sottil, che dopo la Juve Stabia ha lavorato in vista di Cesena con l’olandese in mezzo al campo. Il classe 1999, arrivato dal Vitesse, alla seconda negli undici iniziali, ha avuto un impatto devastante sulla partita, con le due reti segnate che sono la punta di diamante della sua prestazione. Che, probabilmente, gli consegnerà altre maglie da titolare nel corso della stagione.
Partendo dalla doppietta del “Manuzzi”, Meulensteen ha portato a 3 i goal segnati dalla Sampdoria su calcio d’angolo, ma è il primo della stagione ad aver segnato di testa. L’olandese, quindi, ha sbloccato un’arma in più per Sottil, che fin qui non era riuscito a sfruttare le potenzialità di una rosa che ha a disposizione giocatori prestanti fisicamente. Meulensteen è uno di questi. Sicuramente il fisico e l’altezza (188 centimetri) sono delle caratteristiche che lo differenziano da Gerard Yepes, principale suo rivale per il ruolo di regista.
L’ex Vitesse è in grado di abbinare la fase di impostazione a quella del recupero palla con estrema facilità, come dimostrano le statistiche della partita contro il Cesena.
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Meulensteen ha toccato 71 palloni, spesso è rimasto nel vivo del gioco, con una precisione dei passaggi dell’89%, migliorabile ma già abbastanza alta. È anche andato 3 volte al cross e ha effettuato 7 lanci lunghi, mettendone a segno 4. Questo, oltre alla doppietta, certifica la sua attitudine a giocare la palla, facendosi vedere e smistando l’azione. Anche se pesano ancora i 9 palloni persi, la sua prova in fase offensiva può dirsi ampiamente sufficiente.
Come quella difensiva del resto. Perché risaltano anche i 7 contrasti vinti sui 9 tentati e gli zero dribbling subiti, con un pallone filtrante intercettato. Ha tentato solo un duello aereo, ma è confortato in quello dalla sua altezza che lo rende utile in area di rigore e a centrocampo. Un regista con capacità di impostare, fare goal ma anche difendere.
E, nonostante sia stato schierato al centro della linea a 5 di Sottil, la heatmap della sua partita dimostra che gli piace variare il gioco, allargarsi. Paradossalmente, lo si vede più spesso agire come mezzala che centrale, dove in effetti risulta sia stato meno presente. Scende a prendersi il pallone e si propone in avanti, ma rappresenta anche una diga importante per il centrocampo della Sampdoria. Che ha trovato un’arma in più per la sua stagione.