Andrea Sottil risponde alle critiche e difende il suo lavoro fatto alla Sampdoria: c’è ancora da fare, ma il trend è positivo e i cambiamenti si vedono
La Sampdoria è ancora alla ricerca di continuità di risultati in questo campionato. E, dopo la sconfitta contro il Brescia, hanno cominciato ad addensarsi attorno ad Andrea Sottil le critiche di tanti tifosi che avrebbero voluto, dopo l’esonero di Andrea Pirlo, un cambiamento più radicale dell’andamento di partita in partita.
Ma l’attuale allenatore blucerchiato difende il suo operato. Nella conferenza stampa precedente a Pisa-Sampdoria, anzi, ha sottolineato come in realtà siano arrivati risultati importanti, che una risalita in classifica c’è effettivamente stata. E che, nonostante ora si debba migliorare, in verità il trend è cambiato:
Io sono convinto che questa squadra, come ho sempre detto, abbia grandi qualità e se sono stato chiamato qualche problema l’aveva. Abbiamo cercato di introdurre la mia identità di gioco e secondo me sono arrivati anche dei risultati importanti. Da ultimi siamo risaliti a un punto dai playoff. Il trend è cambiato. Poi siamo consapevoli che ora vada fatto un altro step, la Sampdoria non può partecipare alla Serie B, deve essere protagonista. Abbiamo una responsabilità importante, io me la sento tutta sulle spalle e sono contento
La Sampdoria in questa Serie B ha collezionato 4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, per un totale di 15 punti su 12 partite. Da quando in panchina c’è Andrea Sottil, i successi sono 4, i pareggi 2 e le sconfitte 3, quindi 14 punti in 9 partite, per una media di 1,56 a gara. I numeri dicono che il cambiamento c’è stato, che i blucerchiati si sono scossi un po’ e hanno portato a casa pure dei risultati.
Sampdoria, Sottil: “Sappiamo che dobbiamo stare nelle zone più alte. Però siamo già risaliti”
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Ciò che manca, però, è l’imporre il proprio gioco, il fare costantemente risultato. Perché una squadra così ambiziosa come la Sampdoria non può accontentarsi di pareggiare a Cittadella senza prendere goal contro la penultima in classifica (ora quartultima) e perdere in casa col Brescia. Un rendimento altalenante che non farà arrivare Sottil in Serie A tanto facilmente.
Ora arrivano le sfide più complicate, scontri diretti con squadre più in alto dei blucerchiati o con altre big del campionato, proprio come la compagine di Sottil. Che non si tira indietro:
La classifica la conosco, però la guarderò alla fine del girone d’andata. Sappiamo benissimo quel che dobbiamo fare. Non dobbiamo farci prendere dall’ossessione, ma siamo consapevoli che dobbiamo risalirla, stare nelle zone più alte. Dobbiamo gestirla con lucidità e serenità, il divario non mi interessa. Mi interessa invece il nostro percorso, ora c’è Pisa e poi c’è Palermo, sono partite che tutti vorrebbero giocare, siamo stati chiamati qui per un motivo preciso, io il mio staff e il direttore. Queste quindi sono le partite migliori, devi andare a sgranare i punti alle più brave, quindi come stimolo e motivazione i ragazzi non devono essere caricati