Amedeo Baldari ha ricordato Giorgio Ajazzone, un uomo che ha fatto la storia della Sampdoria: memorabile il suo rapporto con Antonio Cassano
Amedeo Baldari, storico medico sociale della Sampdoria adesso impegnato con la Sampdoria Women, ha vissuto tanti, tantissimi momenti insieme a Giorgio Ajazzone, scomparso il 9 febbraio.
Baldari ha voluto ricordare lo storico volto della Sampdoria, un uomo che ha incarnato al 100% i colori e i valori blucerchiati, che ha vissuto essendo doriano e diventando un perno della gloriosa storia della principale squadra di Genova. Anni bellissimi, afferma Amedeo Baldari:
Ho vissuto anni bellissimi con lui. Tanti momenti di gioia sportiva, ma anche dolori, come le retrocessioni. È stato un team manager eccezionale, lo dimostrano tutti gli attestati di stima di giocatori e allenatori che hanno avuto modo di conoscerlo. Con i suoi calciatori usava il bastone e la carota. Se serviva, bacchettava anche i giocatori importanti. Ma nei momenti difficili sapeva sdrammatizzare, anche con una battuta. Lo ricordo come una grande persona, ma soprattutto come un tifoso blucerchiato. Aveva gioia nel rappresentare la Sampdoria, me lo ricordo in questo senso al memorial Paolo Mantovani organizzato dal suo club di Rivarolo. Solo chi l’ha conosciuto può capire.
Sampdoria, il ricordo di Baldari: per Cassano era quasi un padre
Sampdoria, Amedeo Baldari ricorda Giorgio Ajazzone: la gestione di Cassano fu il suo capolavoro
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Storica la gestione di Antonio Cassano, definita il “capolavoro” di Giorgio Ajazzone, che aveva con il numero 99 un rapporto fantastico, tanto che proprio l’ex blucerchiato lo ha voluto ricordare su Instagram:
La gestione di Cassano è stato il capolavoro di Giorgio. Antonio si gestiva un po’ da solo ma ha riconosciuto da subito, già dai primi mesi, forse i più difficili a Genova, la lealtà di Giorgio. Questo perché Giorgio è forse stato il primo a riuscire a parlargli in maniera diretta e sapeva come prenderlo. È diventato quasi una figura paterna per lui.
Era un punto di riferimento anche per altri team manager italiani. Tutti gli allenatori passati da lui, da Delneri a Marco Giampaolo, lo hanno ben in mente. Se lo ricorderanno per sempre:
Giorgio poi è stato un punto di riferimento per altri team manager italiani, un esempio, perché in pratica ha creato lui la figura del team manager come lo conosciamo oggi. Era inoltre un riferimento praticamente per tutti gli allenatori che arrivavano a Genova. Tutti gli allenatori che ha avuto, Spalletti, Delneri, Giampaolo, se lo ricordano ancora adesso. Sapeva essere estremamente professionale ma aveva la battuta pronta per alleggerire le situazioni e questo ne ha favorito molto i rapporti con i giocatori, i giornalisti e i tifosi. Alberto Marangon ha fatto di Giorgio quasi fatto un esempio di vita.