Dal gioco di possesso di Pirlo la Sampdoria è passata a quello pragmatico e verticale di Sottil, che ha fatto del contropiede un marchio di fabbrica
Con l’arrivo di Andrea Sottil, la Sampdoria ha cambiato volto. I 13 punti conquistati in 7 partite lo hanno dimostrato coi numeri in classifica, ma anche nelle scelte tecnico-tattiche, a ben vedere, si può riscontrare una differenza sostanziale. I blucerchiati, ora, sono una squadra che bada un po’ più alla sostanza. Non che prima non ci fosse l’intenzione, ma l’estetica, le trame prolungate di gioco della visione di Andrea Pirlo hanno lasciato posto a un altro tipo di interpretazione.
Più verticale, più rapida nel passare da una linea all’altra. La Sampdoria di Sottil, anzi, accetta anche di subire di più, perché sa che può sfruttare dei giocatori che possono fare male con il contropiede e le ripartenze. Gennaro Tutino e Massimo Coda davanti sono rapaci che aspettano l’imbeccata giusta e ci sono mezzali come Ebenezer Akinsanmiro o Pajtim Kasami che hanno la gamba e il tempo di inserimento giusti per infilarsi in area a raccogliere i suggerimenti delle punte.
Ci sono due statistiche sulla Sampdoria che fanno riflettere da questo punto di vista. Il primo è che i blucerchiati di Sottil hanno completato, in 10 giornate, un totale di 3706 passaggi e sono quindicesimi in questa classifica. Primo è il Mantova, ultimo avversario dei doriani, con 5401. Ma come è riuscita la squadra genovese a segnare a quella di Davide Possanzini? Prendendoli in controtempo, quando non erano organizzati al meglio perché sbilanciati in attacco.
Sampdoria, gli uomini di Sottil spietati in ripartenza
Sampdoria, altro che possesso palla: l’arma in più di Andrea Sottil è il contropiede. Il dato
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Il secondo dato, quindi, è quello sui goal in contropiede. Secondo le statistiche Opta, la Sampdoria è seconda in Serie B, a quota 3, per goal segnati in ripartenza, dietro solo al Sassuolo, a 4. Rientrano nella statistica ovviamente le due reti di Modena, una di Tutino e una di Coda, e quella di Akinsanmiro su ripartenza innescata dal 10 blucerchiato a Cesena. E fuori dal conteggio resta proprio la marcatura di Kasami al Luigi Ferraris contro il Mantova, che vale un po’ a metà.
Tra gli ultimi per numero di passaggi effettuati a partita, sul podio per reti in contropiede. Una squadra che si getta in avanti appena l’avversario si scopre. La Sampdoria, anche in questo, ha cambiato il suo volto.