Una chiacchierata con Alberto Brandi per parlare della Sampdoria di oggi e del futuro magari con Roberto Mancini…
Alberto Brandi ha vissuto la Sampdoria, quella d’oro, quella vincente. Una Sampdoria che piaceva a tutti. Anche a lui. Ma stiamo parlando di un qualcosa che oggi non c’è più. Da troppo tempo.
“Per chi ha visto quella Sampdoria e ha avuto la fortuna di raccontarla, è un colpo al cuore”, mi racconta appena la nomino. Poi apre il suo personalissimo libro dei ricordi:
Ho visto personalmente vincere uno scudetto, ho visto cosa ha significato per la città quella vittoria. E ho visto come una squadra sia diventata un po’ la squadra di tutti, quella Sampdoria amata da tutti, un po’ per i suoi personaggi e con quella passione che si trascinava tutto dietro. Vederla in questa situazione mi fa sempre male.
Una Sampdoria che sembra non aver capito gli errori fatti. commessi di continuo. Una lezione dura da capire a quanto pare…
Tutte le volte mi dicono che adesso, superato questo momento, avranno capito come bisogna comportarsi, cosa bisogna fare, cosa bisogna cambiare. Invece vedo che questo loop negativo prosegue e continua. Speravo che il punto di svolta fosse il salvataggio in extremis dell’anno scorso e che quest’anno ci si potesse ripresentare con un progetto che nel corso degli anni avrebbe potuto riportare la Sampdoria nel campionato di sua competenza, che non è certo la Serie B…
E invece:
…Vedo che non sono ancora usciti dal tunnel e mi spiace da chi segue da tantissimo tempo il calcio e per quella maglia, quella passione, quei colori e tutto quello che ha significato la Sampdoria, soprattutto negli anni 90, negli anni d’oro, dovrà prima o poi tornare al palcoscenico che maggiormente le compete
Sampdoria, Alberto Brandi ci crede: Roberto Mancini tornerà a Genova ma con quale ruolo?
Sampdoria, Alberto Brandi: pensavo avessero capito certi errori. Vederla così fa tristezza. Mancini? Vi dico cosa penso…
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Il sogno per i tifosi della Sampdoria si chiama sempre e solo Roberto Mancini. Alberto Brandi ci crede.
Dipende solo da lui, penso che ce l’abbia in testa come progetto. Anche se adesso ha cominciato una nuova avventura in panchina. Però sì, ci vuole un personaggio di questo tipo, è innegabile. Un personaggio che conosca a fondo il valore della Sampdoria, che possa investire in termini economici ma soprattutto di competenza. A volte il problema è trasmettere il valore della società, cioè la dirigenza e l’allenatore non riescono a trasmettere cosa significa essere un giocatore della Sampdoria. Chi è meglio di Mancini può esercitare un ruolo del genere?
Il rischio, guardando altre realtà, è che la Sampdoria resti legata a un passato che oggi non può più esistere. Sono cambiati i presidenti, è cambiato il calcio. Forse anche la Sampdoria dovrebbe fare un salto in avanti e uscire un dai ricordi di un passato troppo lontano?
Se Marcini dovesse tornare alla Sampdoria, anche lui dovrà adeguarsi allo stile del calcio di questi tempi, che è uno stile mondiale, non italiano. Ma lui è un uomo di calcio…
