Alberico Evani chiarisce che Roberto Mancini resta molto legato alla Sampdoria, ma non interferisce con le decisioni dello staff
Roberto Mancini è legatissimo alla Sampdoria e, quando il presidente Matteo Manfredi l’ha chiamato in una situazione difficilissima, non ha saputo tirarsi indietro dal dare il suo contributo. E così ha aiutato a fare l’operazione di ritorno di Alberico Evani e Attilio lombardo a Genova, vecchie glorie del club e suoi uomini di fiducia nello staff tecnico della Nazionale.
La vicinanza del Mancio alla Sampdoria attuale è dunque innegabile. Anche fisica. A Carrara era in tribuna ad assistere alla sconfitta decisa da Ernesto Torregrossa, ogni tanto sale a Bogliasco in occasione degli allenamenti. Ma il suo ruolo non è operativo. Lo ha già chiarito più volte lo stesso Mancini nelle scorse settimane, ma adesso ci ha pensato anche Evani, prendendo la parola autonomamente prima delle domande nella conferenza stampa pre Cremonese:
Il nostro rapporto parte dagli anni Novanta, sicuramente è innegabile che Roberto abbia parlato per amicizia col presidente, per il fatto che tiene molto a questa squadra. Ha proposto questo tipo di operazione e sono onorato di essere l’allenatore. Però tutto quello che facciamo, le scelte e le decisioni è tutto frutto dello staff. Per cui per rispetto non si permetterà mai di interferire. Ci sentiamo come ci sentivamo prima che arrivassi, parliamo di tutto
Sampdoria, Evani: “Mancini tiene molto alla squadra, ma non interferisce: le decisioni sono dello staff”
Sampdoria, Alberico Evani: Roberto Mancini? Le decisioni le prendiamo io e Lombardo…
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Insomma, Evani ha voluto puntualizzare che la vicinanza di Roberto Mancini alla Sampdoria c’è, ma le decisioni le prende lo staff. La responsabilità è tutta dell’allenatore, di Lombardo suo vice, di Gregucci. Il Mancio è un supporto esterno che non influisce su quello che avviene in settimana a Bogliasco e nella partita. Il tecnico blucerchiato si è preso tutti i meriti e le colpe di quello che sta accadendo, togliendoli dalle spalle della leggenda doriana.
Da quel numero 10 che, innamorato del club, è venuto in soccorso per evitare una storica retrocessione. Senza, però, interferire con il lavoro quotidiano dello staff che lui ha indicato a Manfredi.