Alberico Evani torna sulla sua avventura da allenatore della Sampdoria, spiegando i motivi alla base dell’addio dopo la salvezza raggiunta
La Sampdoria è stata una scelta giusta per Alberico Evani. Lo è stata sia quando ha deciso di accettare un incarico che quasi tutti avrebbero rifiutato, a poche partite dalla fine del campionato e a un passo dalla prima storica retrocessione in Serie C. Lo è stata però anche quando le strade si sono divise, seppure la scelta non l’abbia compiuta lui. Perché l’allenatore avrebbe voluto continuare a Genova, dove aveva respirato di nuovo le sensazioni provate da giocatore.
Evani è tornato a parlare della Sampdoria in un’intervista a TMWeb, con cui ha parlato innanzitutto di quando ha ricevuto l’incarico dai blucerchiati dopo l’esonero di Leonardo Semplici:
La chiamata della Sampdoria è arrivata in un momento molto difficile per la società blucerchiata. lo avevo vestito quella maglia, ho sempre apprezzato tanto non solo la società ma anche la tifoseria, alla quale volevo restituire qualcosa di tutto ciò che mi era stato dato. Altrove, probabilmente, sarebbe stato più complicato andare
In così poco tempo era difficile provare a invertire la rotta. E in verità Evani, insieme ad Attilio Lombardo, non c’era nemmeno riuscito inizialmente, con la retrocessione di Castellammare di Stabia il 13 maggio. Ma poi il duro lavoro dello staff “sampdoriano”, unito al caso Brescia, ha pagato e la Sampdoria gioca ancora in Serie Bkt:
Quando sono arrivato, mancavano sei gare al termine della regular season, ero il quarto allenatore, ma mi assumevo la responsabilità solo di quelle sei partite, non di quello che era stato fatto prima: questo lo sapevano tutti, rischi su altro non ce n’erano. Abbiamo cercato di correggere le cose che secondo noi necessitavano qualcosa di diverso, e per fortuna il finale è stato dalla nostra perte
Sampdoria, Evani: “Perché non sono rimasto? Se non si è convinti delle idee ognuno deve prendere la propria strada”
Sampdoria, Alberico Evani: è stato giusto fare questa scelta…
Evani quindi non si pente affatto della scelta. La Sampdoria è stata una parte importante della sua carriera, l’ultima peraltro, perché ora si ritrova senza panchina. L’ex vice di Roberto Mancini nella Nazionale italiana sarebbe fortemente rimasto a Genova. Tanti tifosi lo avrebbero voluto confermare. Ma a distanza di qualche mese l’ex calciatore e allenatore blucerchiato ha maturato una consapevolezza: la scelta alla fine è stata giusta, se non si era convinti di poter continuare insieme.
Si deve essere convinti delle idee, quando divergono è giusto prendere ognuno la propria strada