Comunicato della Federclubs sottoscritto da ben 97 club della Sampdoria contro l’ex board advisor Alessandro Messina
La Federclubs contro Alessandro Messina. Con un comunicato diffuso e firmato da ben 97 club della Sampdoria in tutto il mondo, citati uno per uno, c’è stato un duro attacco nei confronti dell’ormai ex board advisor che, al momento, non ha alcun ruolo all’interno dell’organigramma blucerchiato:
E’ partita da poco la campagna abbonamenti ed i Clus si sono già fatti parte attiva nello spingere a rinnovare e sottoscrivere nuove tessere, perché i tifosi nei novanta minuti e fino al triplice fischio saranno sempre dalla parte dei giocatori e dell’allenatore, ad incitare, soffrire e gioire per i colori più belli del mondo.
Ma questo sostegno non vuol dire accettare di essere presi in giro, accettare che ci siano ancora dentro la società personaggi per i quali la Sampdoria è solo un mezzo per ottenere vantaggi di immagine e patrimoniali. In questo abbiamo già dato, purtroppo. NON VOGLIAMO IL SIG. ALESSANDRO MESSINA NELLA SAMPDORIA.
Sampdoria, il comunicato della Federclubs
Sampdoria, 97 club contro Alessandro Messina: via le mele marce. il comunicato
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La Federclubs rappresenta oltre cento club in tutto il mondo. Da qui, poi, comincia la seconda parte del comunicato, in cui si citano anche Alberico Evani e Attilio Lombardo, gli uomini che hanno contribuito a evitarre una retrocessione in Serie C che sarebbe stata un autentico disastro per la storia blucerchiata. Da loro avrebbero voluto ripartire i tifosi. Ciritche, poi, anche alla scelta di un “direttore dell’area tecnica senza esperienza nel calcio italiano”:
Rappresentiamo oltre cento club sparsi in tutto in mondo, dai quartieri di Genova, dalle cittadine della Liguria fino a Londra, alla Cina, al Giappone, e tutti gli associati sono tifosi accomunati dall’amore per la Sampdoria, per i suoi colori e per i valori che negli anni la Sampdoria ha sempre rappresentato. Abbiamo più volte cercato, nelle rare occasioni di incontro che abbiamo avuto, di farvi capire come una squadra di calcio non vada gestita esclusivamente con iniezioni di denaro ed astratte strategie di gestione aziendale bensì abbia bisogno di passione, del coinvolgimento dei tifosi e di tutti quelli che negli anni ne hanno fatto la storia.
Pensavamo lo aveste capito dopo questa annata disastrosa, dopo essere riusciti a spendere milioni su milioni con l’unico impensabile risultato di portare la Sampdoria in serie C per la prima volta nella sua lunga storia, serie C evitata soltanto per una circostanza esterna e per la spinta, per il carattere, per il senso di appartenenza portato dagli ex giocatori Chicco Evani ed Attilio Lombardo.
Vi credevamo più lungimiranti, pensavamo sareste ripartiti da loro, che avevano saputo ricostruire un ambiente sano ed erano apprezzati da tutta la tifoseria ed invece niente, li avete accantonati per scegliere un allenatore grintoso ma con poca esperienza, avete chiamato un direttore dell’area tecnica senza alcuna esperienza del calcio italiano.
Infine il nuovo riferimento ad Alessandro Messina, che non ricopre più comunque alcun ruolo nella Sampdoria. Il paragone è con Massimo Ferrero. Prima, però, anche una critica alla conferenza stampa di presentazione e alla confusione intorno ai blucerchiati, con persone che opererebbero “con ruoli non ben definiti”:
La conferenza di presentazione non è andata oltre le banalità di rito, ma purtroppo c’è di peggio.
Dentro ed intorno alla Sampdoria continuano ad operare con ruoli non ben definiti persone che erano parte attiva di quell’ambiente malato che ci ha portato alla retrocessione sul campo, che nulla hanno a che fare con la nostra storia e che soprattutto paiono ai tifosi più intenti a coltivare loro interessi personali che a fare il bene della società.
Ci riferiamo in prima battuta ad Alessandro Messina, le conseguenze del cui operato sono state sotto gli occhi di tutti anche nel settore giovanile con le ombre che tutti ricordiamo, e che secondo voci sempre più insistenti dovrebbe a breve ricoprire incarichi di ancora maggiore responsabilità all’interno della Sampdoria. Una persona che troppo ci ricorda, per il suo modo di agire, quell’ex presidente del quale ci siamo a fatica liberati e che risponde al nome di Massimo Ferrero.