La Serie D è uno scenario da tenere in considerazione per la Sampdoria: i costi per risalire in Serie A potrebbero sfiorare i 100 milioni di euro
Ci sono possibilità che la Sampdoria, che sul capo retrocederà in Serie B, riparta dalla Serie D. Lo scenario sarebbe tragico e anche costoso. Iniziare così dal basso tramite la cessione del ramo d’azienda sarebbe, come riporta Il Secolo XIX, molto costoso. Bisogna, infatti, produrre le fideiussioni a garanzia e coprire i debiti. Non una passeggiata.
Il Cda, per il suo ruolo, deve tenere conto anche dello scenario più nefasto, come la liquidazione globale con ripartenza dalla Serie D e nuova matricola affiliata alla Figc. Il quotidiano genovese ha fatto un’analisi su quanto potrebbe, poi, costare la risalita in Serie A della Sampdoria ripartendo dai dilettanti.
Sampdoria, gli investimenti per risalire dalla Serie D
Sampdoria, 100 milioni per risalire: i costi dalla Serie D alla Serie A
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Innanzitutto in Serie D i ricavi arriverebbero quasi interamente dalla biglietteria, con una riduzione del 50% rispetto agli introiti di adesso. Ci sarebbe, poi, un ridotto ritorno commerciale, con un investimento di circa 3-5 milioni per puntare subito alla Serie C. A cui aggiungere un milione per l’affitto del Luigi Ferraris e i costi del personale per preservare le strutture in caso di promozioni in C e in Serie B. E 30 milioni, eventuali, per un eventuale riacquisto del Baciccia.
Per fare, poi, una Serie C al vertice servirebbero circa 10-15 milioni, a cui aggiungerne altri 10 per i costi di gestione. Sessante milioni totali, dunque, solo per arrivare in Serie B. Serie che consentirebbe di aumentare i ricavi a fronte di investimenti tra i 20 e i 30 milioni. Per arrivare, dunque, a un totale di circa 100 milioni, senza, inoltre, avere mai la certezza di centrare subito le promozioni.