A causa dei 10 milioni di debiti con il fisco inglese, la famiglia di Sven Goran Eriksson ha messo all’asta i cimeli dell’ex allenatore della Sampdoria
I cimeli di una vita sportiva all’asta. La moglie e i figli di Sven-Goran Eriksson, scomparso lo scorso 26 gennaio, hanno messo in vendita gli oggetti di un uomo che ha fatto la storia del calcio. Quella storia che andrà all’asta per coprire una parte dei 10 milioni di debiti accumulati e dovuti al HM Revenue and Customs, l’agenzia delle entrate britannica.
I suoi beni hanno ammortizzato solo in parte i soldi dovuti. Ci sono, al netto, ancora 4 milioni di debiti. E così sono finiti all’asta i cimeli. Dalla maglia del Torsby, la squadra dove aveva giocato, al blazer da ct dell’Inghilterra. E poi ancora le maglie autografate di Steven Gerrard e Didier Drogba.
Sampdoria, i debiti di Eriksson: anche la maglia dell’anno scorso all’asta
Sampdoria, 10 milioni di debiti con il fisco: all’asta i cimeli di Sven-Goran Eriksson
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Ci sono anche i premi come allenatore delll’anno, i diari con dentro esercizi, appunti, osservazioni. Come riporta Il Secolo XIX tutto ha un prezzo. Le giacche da coach inglese valgono 4.600 e 21.000 corone, poco più di 400 euro e quasi 2000. E poi la medaglia per lo scudetto con la Lazio dal valore di circa 9.500 euro, fino alle targhe ricordo di due tornei di tennis risalenti ai tempi della Sampdoria.
E tanti cimeli blucerchiati, compresa la maglia con lo sponsor Rendimax, data lo scorso 5 maggio in occasione di Sampdoria-Reggiana e dell’omaggio bellissimo di tutto il Luigi Ferraris.
Emozioni, ricordi. Tutto all’asta a causa di errori, investimenti sbagliati consigliati dal consulente finanziario Samir Kahn, denunciato dallo stesso Eriksson dopo l’investimento truffa degli appartamenti nell’Hampshire, acquistati per milioni, che sono risultati, poi, buttati al vento.