Atalanta-Sampdoria è anche la gara di Sam Lammers, obiettivo blucerchiato di mercato, seguito per due sessioni, prima che Ferrero decidesse di non investire sull’olandese…
A Bergamo sono convinti di aver in mano il nuovo Marco Van Basten. Stessa altezza, stesso fisico, uguale potenza, agilità, senso del goal. Marco è cresciuto ad Amsterdam con la maglia dell’Ajax, l’altro, Sam Lammers, al Psv Eindhoven.
Oggi il Van Basten nerazzurro gioca con la maglia dell’Atalanta, poteva essere quella della Sampdoria. La società di Massimo Ferrero l’ha cercato prima di tutti (all’Heerenveen aveva segnato 19 gol in 35 partite), lo ha corteggiato, quasi abbracciato, prima di perderlo. L’anno scorso è successo quello che è successo. Vialli sì, Vialli no. Mercato fatto male, senza un criterio e Lammers è rimasto sfortunatamente in Olanda. Si è fatto male al ginocchio, è stato operato, è tornato e ha continuato a segnare.
Quest’anno, in questo strano mercato si è rifatto il suo nome. Costava meno. Due, tre milioni in meno rispetto alla prima valutazione. Osti e Pecini avevano individuato nel ragazzo le caratteristiche dell’attaccante giusto da regalare a Ranieri.
Ma non è andata come speravano i due dirigenti: la richiesta del PSV Eindhoven non ha convinto Massimo Ferrero impossibilitato dall’investire certe cifre senza riuscire prima a vendere. Va anche detto che la passata stagione non è stata delle più fortunate per il ragazzo. Un lungo infortunio non gli ha permesso di giocare con regolarità, tra campionato, coppe nazionali e qualificazioni alla Champions League, ha disputato 10 partite, realizzando 3 goal e un assist.
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9 milioni di euro più bonus, questo è quanto ha speso l’Atalanta nell’ultima sessione estiva di calciomercato, per portarlo a Bergamo. Più o meno quanto chiesto l’anno prima ai blucerchiati, ma i nerazzurri non hanno avuto timori, credendo nelle potenzialità del giovane. Cosa che invece il numero uno di Corte lambruschini non ha fatto.
Quattro partite disputate in Serie A, fino ad ora, mai dal primo minuti e due reti messe a segno, nelle ultime due giornate di campionato. Rendimento che conferma l’intuizione avuta dal duo Osti-Pecini. Peccato invece che Ferrero abbia deciso di non dare retta ai suoi dirigenti.
Sbagliando, viste le doti messe in mostra a Bergamo dall’olandese e la sua capacità realizzativa, un errore che potrebbe diventare un rimpianto se Lammers continuasse a crescere con questi ritmi…