Foti torna a casa sua alla Sampdoria per la sua prima esperienza da allenatore, forte delle lezioni di Giampaolo e Mourinho
“Io non sono nato sampdoriano, lo sono diventato“. Una volta arrivato nel 2006, Salvatore Foti si è innamorato della Sampdoria. E dopo quasi 20 anni ha avuto l’occasione di cominciare dalla Genova blucerchiata la sua carriera da tecnico. Sarà in tandem con Angelo Gregucci, perché non possiede ancora il patentino Uefa Pro, però agirà in prima persona. Ben conscio di quello che può servire alla squadra per rialzarsi.
Perché in tutti questi anni, appena ha potuto, Foti ha cercato di tornare a Genova per assistere alle partite della Sampdoria, nonostante i suoi impegni, anche internazionali:
Quello che è successo prima lo sappiano tutti, io lavoravo in Turchia ma quando potevo tornavo a seguire la Sampdoria. L’ho sempre seguita perché è la mia squadra, vivo qui da tanti anni. Dobbiamo guardare avanti, non si può cambiare ciò che è già accaduto. Non mi posso focalizzare su quello che è successo ma dobbiamo dare energia, un’identità definita, lavorare e fare determinate cose in campo, in allenamento e rivederle in partita
Foti sarà per la prima volta allenatore dopo aver fatto per tanti anni il collaboratore. Dopo essere rimasto dietro le quinte, collaborando e apprendendo da due allenatori in particolare. A partire dal primo che gli ha dato fiducia, Marco Giampaolo:
Il mio percorso lo conoscete, sono stato tre anni con Giampaolo che sono stati bellissimi, avevo appena smesso di giocare, mi era stata data la possibilità prima di fa parte del settore giovanile e poi di fare da collaboratore tecnico. Sono stati tre anni di formazione con un allenatore che ha fatto divertire tanto i sampdoriani, soprattutto nei derby. La gente era felice, c’era l’armonia giusta, ambiente giusto, tante cose giuste. Giampaolo mi ha preso appena ho smesso e facevo fatica a capire questo lavoro. Dopo il primo anno mi ha dato una fiducia incredibile nello staff, facendomi diventare parte attiva di quella squadra che giocava bene
Sampdoria, Foti: “Con Giampaolo anni bellissimi a Genova, Mourinho uno dei più grandi della storia”
Salvatore Foti: il ritorno a casa e le lezioni di Giampaolo e Mourinho. Ecco cosa porto alla Sampdoria
Dopo la collaborazione con Giampaolo, andata in scena a Genova, Milano e Torino, Foti è passato a collaborare con un tecnico molto diverso come José Mourinho. Un’altra esperienza, tra Roma e Istanbul, che lo ha arricchito profondamente:
Mourinho è una garanzia di successo, dove va alza trofei, dove non ce l’ha fatta c’è andato vicino. Uno dei più grandi della storia, uno dei migliori comunicatori. Ma quel che mi porto dietro è il lavoro fatto insieme a lui, le esperienze che ho vissuto soprattutto a Roma ma anche in Turchia, in un ambiente molto passionale
Ma anche da calciatore, in particolare alla Sampdoria, Foti ha avuto maestri di alto livello. L’elenco è lungo, soprattutto degli attaccanti. Ma anche adesso in rosa c’è un grande bomber da cui ripartire:
Flachi, Bazzani, Cassano, Pazzini, Montella, Pozzi, Quagliarella…con qualcuno ho giocato…consigli e comportamenti ne ho avuti. Poi noi ora in squadra abbiamo Coda, che ha fatto tanti goal nella categoria. È un giocatore che può e deve dare tanto a questa squadra anche a livello di leadership. Tutti i giocatori devono alzare il loro stato d’animo, essere più fiduciosi nelle loro qualità. Ci sono anche giocatori che hanno vinto campionati di Serie B ma all’improvviso sembra che siano diventati di basso livello