Il ds della Salernitana, Angelo Fabiani, rivendica per il club di Lotito la possibilità di affidarsi ad un trust come la Sampdoria e Ferrero. Ma le due vicende sono molto diverse. Ecco perché.
Da quando si conoscono i nomi delle tre squadre che dalla Serie B hanno conquistato la promozione in A, c’è una questione molto spinosa che tiene banco in Figc e in Lega: la proprietà della Salernitana. Il presidente, Claudio Lotito, possiede sia il club campano sia la S.S.Lazio, pertanto per regolamento della Federazione è obbligato a vendere. Lotito però non è ancora riuscito a trovare un acquirente che formulasse l’offerta economica congrua, per cui la Salernitana ancora non è stata ceduta e il tempo passa in fretta. Con il rischio di non potersi iscrivere al campionato.
A questo proposito ha parlato il direttore sportivo della Salernitana, Angelo Fabiani. In merito alla cessione del club, Fabiani ha dichiarato che ancora non è arrivata l’offerta giusta per il valore effettivo della società. Ma soprattutto, il ds dei campani ha tirato in ballo la Sampdoria e Massimo Ferrero con queste dichiarazioni:
Ho letto che non ci sono possibilità alternative alla cessione. A chi lo sostiene allora chiedo: com’è possibile che la Sampdoria viva in un blind trust? Se vale per loro allora deve valere anche per la Salernitana
Trust Lotito e trust Ferrero: ecco perché la Salernitana non è la Sampdoria

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Le parole di Fabiani hanno suscitato qualche allarme, perché a questo punto c’è il rischio che, insieme a quella della Salernitana, possa essere preso in esame il caso della Sampdoria. Anche perché In Figc e Lega hanno dato a Lotito una sorta di ultimatum: “O cessione della Salernitana o niente campionato, anche in caso di trust”. E quindi alcune ipotesi insinuano il dubbio che, se il club granata non potesse iscriversi al campionato di Serie A, lo stesso varrebbe per i blucerchiati. Ma le due situazioni sono decisamente diverse e quindi anche le misure che potrebbero venire adottate nei confronti delle due società.
La procedura di mettere la Sampdoria in un trust (intestare le quote societarie ad un altro soggetto, pur rimanendo di fatto il proprietario) è stata adottata per esigenze non proprio simili a quelle paventate da Fabiani per la Salernitana. Fin dal novembre 2020, infatti, la Sampdoria (e la Sport Spettacolo Holding che la controlla) è stata inserita nel trust Rosan, riconducibile alla categoria del trust di salvataggio extraconcorsuale.
Quello della Sampdoria e di Massimo Ferrero, insomma, non è uno scopo per aggirare la norma della multiproprietà di club di Serie A. Che invece è la finalità (per quanto temporanea e preparatoria ad una futura cessione) di Lotito e della Salernitana. Lotito che comunque, qualora la Salernitana fosse effettivamente inserita in un trust, continuerebbe a controllare indirettamente la società. E anche così non si conformerebbe comunque al regolamento della Figc.
Quindi il trust della Sampdoria, messo in piedi da Gianluca Vidal, è inserito nelle procedure dei concordati relativi al fallimento di Farvem ed Eleven Finance. Di certo non per aggirare una regola, se mai per rispettare l’iter previsto. Ecco perché, secondo noi, anche per gli occhi attenti della Figc la Salernitana non rappresenta un caso equiparabile alla società di Ferrero.