Roberto Mancini divide ancora una volta i tifosi. Questa volta tocca a quelli della Juventus. C’è chi lo vuole, chi non dimentica l’Inter…
È da sempre così. E così sarà ancora. Roberto Mancini è uno che divide. Da calciatore. Da allenatore. Chissà un giorno da presidente della Sampdoria nel nome di Gianluca Vialli. Divide la critica e i tifosi. Anche quelli che lo hanno avuto con lui, che hanno esultato con lui. Figuriamoci chi non lo ha mai avuto invece. Come quelli della Juventus. Si la Vecchia Signora che torna a pensare in grande con lui.
L’ex commissario tecnico della nostra Italia prima e dell’Arabia Saudita poi ha voglia di tornare a sedersi su una panchina. E quella della Juventus sarebbe una grande occasione. Ma non tutti lo vogliono. Per il suo passato all’Inter, per le sue parole contro qualche ex dirigente che da Torino ci è passato…
Io non ho mai parlato male della Juve, la polemica riguardava alcuni suoi tesserati. D’altronde anche quando ero all’Inter non ho mai fatto mistero di avere tifato, da bambino, per i bianconeri
Era il dicembre del 2009 e Roberto Mancini veniva già accostato con insistenza alla panchina della Juventus. Ma Roberto veniva da quattro anni di Inter (la prima parentesi) chiusi nell’estate del 2008, e secondo molti incarnava l’anti-juventinità in persona. Lui però si è sempre giustificato così:
Ma sono considerato un nemico per gli anni trascorsi all’Inter…
Da allenatore dell’Inter Roberto Mancini criticava il sistema non la Juventus
Roberto Mancini divide ancora: ora tocca ai tifosi della Juventus. Ma lui si difende!
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La Gazzetta dello Sport ricorda che solo un anno più tardi, nel 2010 quando era già l’allenatore del Manchester City, nella sua deposizione come testimone chiamato dall’accusa nel processo Calciopoli tornò su presunti torti arbitrali subiti quando era alla guida dell’Inter nella stagione 2004-05.
Dissi alla fine della partita all’arbitro Rosetti: ‘Pagherete tutto, tu e i tuoi amici di Torino’. Alludevo a Moggi. Rosetti era di Torino e quindi il collegamento era facile. Ma lo dissi nella foga, in quei momenti si pensa di aver subìto un torto, lo dissi solo per questo…
La sua stagione magica al City lo convincono a restare ancora in Premier League mentre la Juve continua a soffire, a cercare una vera guida. Per la Gazza un “‘No grazie’ insomma, e un matrimonio tra l’ex Inter la Signora fu ben lontano dal celebrarsi. Anche se lui non ha mai voluto recitare la parte del nemico. Però è stato dipinto come tale. Un anti-Juve in piena regola per quei cuori bianconeri che non riuscivano a passare sopra alle dichiarazioni e alle rivalità del passato, e poco contavano le parole al miele di quando si diceva tifoso juventino da bambino”.
Insomma non sono un nemico, sono stato tifoso della Juve da ragazzino e in futuro la allenerei